Sassi
La poesia nei sassi, la laurea di Noemi Antonelli, la canzone di Cristicchi, la canzone per Rinaldini, aspettando l’Adunata di Sopraponte, un compleanno e vari eventi
1) Dalla mitica colonia di Livemmo si camminava verso la chiesa di Odeno, dove fra i sassi raccoglievo alcune pietre luccicanti, che poi conservavo gelosamente in camerata, nella valigia.
Per i miei occhi di bambino quelle pietre erano preziosissime, sembravano diamanti.
Con gli amici gareggiavamo poi a chi faceva saltare più volte un sasso nell’acqua.
Le bambine usavano un sasso per giocare a “mondo”.
Quand’ero maestro accadeva spesso che in cortile a ricreazione un bambino corresse verso di me esclamando: «Maestro John, guarda che bello!». E mi mostrava un sasso. Io esprimevo stupore, ma non fingevo.
Era stupore per la poesia che i bambini hanno nell’animo. I bambini hanno occhi diversi da noi grandi, ormai assuefatti a tutto. I bambini si stupiscono per un sasso levigato o per un sasso di uno strano colore. È come se vedessero per la prima volta un tesoro. Quanti anni hanno i sassi? Quanta poesia c’è nel mondo? I bambini sono capaci di regalarti un altro modo di vedere le cose.
Gino Paoli in “Sassi” cantava:
“Sassi che il mare ha consumato
sono le mie parole d’amore per te
Io non ti ho saputo amare
non ti ho saputo dare
quel che volevi da me…”
Nel film “La strada” di Fellini c’è Gelsomina (Giulietta Masina), una povera ragazza di paese che viene affidata a Zampanò (Anthony Quinn), un rozzo girovago che si produce in numeri di forza.
Lei è sensibile e sempre tesa a scoprire i misteriosi segreti della natura e delle cose. Lui, massiccio e rozzo, si accorge appena di quello che vede e tocca.
Capita un giorno in cui Gelsomina si sente inutile ed i suoi occhi spaventati incontrano lo sguardo intelligente e divertito di un altro girovago (Richard Basehart), un funambolo chiamato il “matto”, che le dice: «Tu non ci crederai, ma tutto quello che c’è a questo mondo serve a qualcosa. Ecco, prendi quel sasso lì, per esempio».
«Quale?».
«Questo… uno qualunque. Ecco, anche questo serve a qualcosa, anche questo sassetto».
«E a cosa serve?».
«Serve… ma che ne so! Se lo sapessi sai chi sarei?».
«Chi?».
«Il Padreterno che sa tutto: quando nasci e quando muori. Non lo so a cosa serve questo sasso io, ma a qualcosa deve servire. Perché se tutto è inutile, allora è inutile tutto. Anche le stelle, almeno credo… e anche tu. Anche tu servi a qualcosa, con la tua testa di carciofo».
Più tardi Zampanò abbandonerà Gelsomina lungo una strada deserta per continuare nei suoi vagabondaggi. Ma alla fine, quando scoprirà che la ragazza è morta di malattia, solo e sconsolato prenderà coscienza di quanta tenerezza avesse per lui Gelsomina e si abbandonerà in un pianto disperato sulla riva del mare.
2) Congratulazioni alla Dottoressa Noemi Antonelli, che giovedì si è brillantemente laureata in Scienze della Formazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia.
Noemi è figlia di Giovanni e di Paola Rizzi (la mitica “Signora Maria”) e sorella di Enea e Nicolò. La vedo spesso a casa sua, quando facciamo le prove del teatro: Noemi è sempre dolce, sorridente e cordiale.
Com’era la canzone della goliardia? “Gaudeamus igitur, iuvenes dum sumus!” La Signora Maria chiederebbe: «Che völ dì?». Significa “Godiamo ordunque, mentre siam giovani”.
E la Signora Maria risponderebbe: «Beata té Noemi, che ta sét zùina! Mé só vècia, e ch’èl póc che ghó stűdiat m’èl recorde mia!». Felicità e congratulazioni bella Noemi, pardon, Dottoressa Noemi!
3) Al festival di Sanremo Simone Cristicchi ha dedicato la struggente canzone “Quando sarai piccola” alla mamma che a 63 anni è stata colpita da Alzheimer.
Tutti noi conosciamo un familiare, un amico, un parente o un conoscente con questa grave malattia che toglie i ricordi, l’identità, il senso stesso dell’esistenza. Spesso i pazienti non solo perdono la memoria, ma hanno anche disturbi del sonno, irrequietezza, allucinazioni: si inabissano nella depressione, in un dolore senza fondo.
È come se tornassero bambini, fragili, bisognosi di tutto: confondono i giorni della settimana, perdono il senso delle stagioni e del passare del tempo.
L’incapacità di stare da soli, di aver bisogno di tutto, richiede un sostegno per le famiglie che hanno a che fare con un padre o una madre che non li riconosce. I familiari che accudiscono il malato vivono un senso di impotenza e anche di rabbia, sono costretti ad un isolamento senza speranza, perché consapevoli di un triste, inevitabile epilogo.
Tempo fa su Facebook era comparsa una commovente immagine di vita: la foto di un uomo molto anziano che imboccava la moglie molto anziana, che non lo riconosceva più. L’autore della foto aveva scritto: «Per tutta la vita ho sognato un amore così».
Ricordo quel ragazzo veneziano, Mattia Piccoli, che fin da bambino ha dovuto fare i conti con un padre malato precoce di Alzheimer.
A un’età in cui i genitori sono guide del meraviglioso periodo dell’infanzia, Mattia ha dovuto accettare e affrontare un’inversione di ruoli, aiutando la madre a occuparsi del padre. L’Alzheimer costringe un figlio a diventare genitore del suo stesso genitore, a restituire in qualche modo tutto quello che ha ricevuto in eredità da lui.
Sono innumerevoli -anche se invisibili- le persone che sono a fianco dei malati di Alzheimer.
E sono tante: nelle famiglie, nelle coppie, nelle RSA. Con dedizione, pazienza, spirito di sacrificio, ogni santo giorno e ogni santa notte sono lì, accanto al malato, senza risparmiarsi. Lo vestono, lo imboccano, lo puliscono, lo accarezzano, gli parlano anche se non ricevono risposta, gli cantano melodie che lui un tempo conosceva. In un mondo dove i soldi e la bellezza del corpo sembrano l’unico valore, ci sono persone meravigliose che si dedicano al servizio delle persone con gesti di infinita tenerezza.
Per me tutto questo ha una sola parola: amore.
4) Complimenti al gruppo “Slamb-Rock-Sound” che nell’80° anniversario dell’uccisione del partigiano Emiliano Rinaldini ha creato la canzone «Ribelle per amore» ed un bel video a lui dedicati, prima tappa di un progetto sui protagonisti della Resistenza valsabbina.
Il trio musicale composto da Sergio Pilotelli, Emanuele Ceccarelli e Gloria Giori ha creato una nuova canzone ed un nuovo docufilm dal titolo “Fiamme Verdi” dedicato al capitano Zenith Giacomo Perlasca.
E il 24 febbraio, 81° dell’uccisione di Perlasca e del vice Bettinzoli, ci sarà la pubblicazione sul canale YouTube di “Fiamme Verdi”.
La sera del 15 marzo al teatro parrocchiale di Mura avverrà la proiezione dei due docufilm sulla storia della Resistenza dei due partigiani, che verrà poi replicata in città e in Provincia di Brescia da Fiamme Verdi. Grazie, ragazzi!
5) In attesa del 100° Anniversario di fondazione del Gruppo Alpini di Sopraponte, Sezione di Salò - Monte Suello, venerdì sera nel teatro di Sopraponte il bravo attore-regista Alberto Veneziani interpreterà “Il mio nome è 174 517” lettura teatrale tratta da “Se questo è un uomo” di Primo Levi. Alberto sarà accompagnato dalle musiche originali di Paolo Bacchetta.
La rappresentazione sarà preceduta alle ore 20 dalla Santa Messa in ricordo di Don Antonio Andreassi alle ore 20, presso la Chiesa di San Lorenzo. W gli alpini!
6) Sabato favolosi auguri a Laura Nicolini di Prevalle: è stata mia alunna quando insegnavo con le brave maestre Franca Filisina (che la chiamava Lauretta) e Vanna Ferraboli.
Laura spesso mi aiutava negli spettacoli per i bambini: lei sapeva far ballare con leggerezza tutti gli alunni delle varie scuole.
Recitò anche in uno spettacolo per le Feste Decennali della Madonna della Rocca di Sabbio Chiese ed in “All’occhio Pinocchio!” con i seminaristi guidati da don Alessandro Tuccinardi.
Auguri, Laura, che la vita ti sorrida! Ed un saluto a mamma e papà, genitori fantastici di una ragazza fantastica.
Alcuni eventi:
* lunedì a Gavardo in Biblioteca ore 20.30 presentazione del libro “Dopo l’esodo: da profughi a cittadini” di Giovanni Spinelli in dialogo con la Prof.ssa Maria Paola Pasini dell’Università Cattolica del Sacro Cuore)
* mercoledì a Gavardo al Centro Sociale dalle 14.30 alle 16 Momento informativo con il medico, incontro con la Dott.ssa Franca Inverardi
* mercoledì a Sopraponte in Oratorio al Punto Incontro dalle 14.30 alle 16 Momento informativo con il medico, incontro col Dott. Angelo Bonvicini
* mercoledì a Gavardo in Biblioteca ore 20.30 il gruppo di lettura in “La chiave di lettura”: I lettori della galassia alla scoperta dei bibliopianeti nel genere “formazione” col libro di Michela Murgia “Accabadora”
* mercoledì a Gavardo in Oratorio nel salone al 1° piano ore 20 Torneo di Burraco 4 smazzate: 3 turni Mitchell, pausa con lauto rinfresco, 1 turno danese (15 € a coppia, iscrizioni: Mariagrazia 3475616298, Mariangela 3467829964, Giovanni 3394996199 solo messaggi WhatsApp, stop al raggiungimento di 26 tavoli)
* giovedì a Vobarno in Biblioteca ore 20.15 “Gestione dello stress e il benessere psicofisico” con la Psicologa Roberta Baruzzi (per “Emotiva-Mente” incontri a cura dell'Università dei Genitori)
* giovedì a Gavardo in Biblioteca ore 20.30 per “5 sfumature di giallo” lo scrittore irlandese William Wall presenta “Ti ricordi Mattie Lantry” dello scrittore irlandese William Wall in dialogo con Laura Marsadri, serata accompagnata dal violino di Giulia Mabellini (per il Festival Giallo Garda, ingresso gratuito, info Ufficio Cultura 0365.377462 cultura@comune.gavardo.bs.it)
* venerdì a Gavardo in Biblioteca ore 17 “Mamma lingua. Storie per tutti, nessuno escluso” per famiglie e bambini da 0 a 6 anni (info 0365 377463 biblioteca.civica@comune.gavardo.bs.it)
* venerdì a Sopraponte in teatro ore 21 “Il mio nome è 174 517” lettura teatrale tratta da “Se questo è un uomo” di Primo Levi, voce narrante di Alberto Veneziani e musiche originali di Paolo Bacchetta (aspettando il 100° Anniversario di fondazione Gruppo Alpini di Sopraponte, Sezione di Salò - Monte Suello, info 0365 377462 cultura@comune.gavardo.bs.it)
* venerdì a Gavardo in Oratorio ore 20.45 “Il Sud Est Asiatico e l’area indo-pacifica” con Giuseppe Gabusi docente presso l’Università degli Studi di Torino (per la rassegna “Fabula mundi”, partecipazione gratuita e senza iscrizione)
* sabato a Villanuova in Biblioteca “Storie in comune” letture con Barbara, volontaria Nati Per Leggere dalle 10.30 alle 11 per bambini 0-3 anni, dalle 11 alle 11.30 per bambini 4-8anni
*sabato a Prevalle nel bel Teatro Paolo VI replica di “Non ci ho capito un tubo!” la nuova divertente commedia dei ragazzi dell’Oratorio di Soprazocco
* domenica a Villanuova nell’Auditorium Duse ore 17.30 il Teatro Diversivo presenta “Una splendida festa” drammaturgia e regia di Luca Iuliano, con Alice Salogni, Dora Lazzari, Luca Cremonini, Marino Maccarinelli, Simone Faberi e con Sara Manduci
Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese!
maestro John
Nelle foto:
1) Sassi nell’acqua (foto dell’amica Sara Ragnoli)
2) La Dottoressa Noemi Antonelli
3) Noemi accanto ai fratelli Nicolò (il giorno della sua laurea) ed Enea
4) L’immagine di due anziani in un Centro Commerciale
5) L’attore-regista Alberto Veneziani
6) Laura Nicolini