Attacchi DDoS in aumento, Italia ancora bersaglio: come difendersi
I primi giorni del 2025 sono stati segnati da numerosi e preoccupanti attacchi hacker verso importanti siti istituzionali e aziendali. Si tratta di una minaccia denominata DDoS, che può interessare anche gli utenti privati, soprattutto chi utilizza siti per il gioco online
DDos: una subdola categoria di attacchi informatici
Nella prima metà di gennaio 2025, l'Italia è stata bersagliata da numerosi attacchi informatici, diretti principalmente verso importanti siti istituzionali, istituti bancari e aziende.
Tali attacchi sono stati messi in atto con una particolare tecnica, denominata DDoS (Denial of Service). Questa consiste nell'invio di un enorme numero di false richieste a un server, che diviene perciò inaccessibile, con gravi problemi nella funzionalità del sito.
I disagi sono di solito temporanei, e non compromettono l'integrità dei dati, ma i danni potenziali per quanto riguarda i siti più importanti costituiscono una grave minaccia per il Paese. Questi attacchi sono stati rivendicati da gruppi filorussi e filopalestinesi. Con questo tipo di strategia queste organizzazioni intendono comunicare il loro dissenso verso la politica estera italiana, come ad esempio il sostegno all'Ucraina. I social vengono poi sfruttati come mezzo di propaganda per esibire i risultati degli attacchi messi in atto.
Come si manifesta un attacco e come difendersi
Un attacco DDoS (Distributed Denial of Service) si manifesta generalmente con un sovraccarico di richieste inviate simultaneamente a un server o a una rete da una serie di dispositivi distribuiti.
Questo tipo di attacco ha l’obiettivo di interrompere l’accesso a un servizio, rendendo i siti web o le applicazioni inaccessibili agli utenti legittimi.
Le sue manifestazioni più comuni includono rallentamenti significativi, inaccessibilità totale delle risorse online, eccessivo tempo di risposta o errori di timeout. Il traffico di rete diventa anomalo, con un numero molto elevato di richieste provenienti da più indirizzi IP, spesso geograficamente distribuiti, che appaiono legittimi ma che, in realtà, provengono da botnet, ovvero reti di dispositivi compromessi, ad oggi venduti peraltro anche online. Questo può causare il blocco o il malfunzionamento del sistema colpito, compromettendo l’esperienza utente e l’affidabilità dei servizi online.
Questo tipo di attacco può colpire non solo le aziende e i governi, ma anche i privati cittadini.
Sebbene i grandi enti siano i bersagli più comuni, anche un utente domestico può diventare vittima di attacchi DDoS, specialmente se dispone di dispositivi IoT vulnerabili o se la sua rete domestica viene utilizzata come parte di una botnet per lanciare l'attacco.
Per difendersi, le aziende generalmente ricorrono a soluzioni avanzate come firewall configurati per filtrare il traffico, bilanciamento del carico e servizi di protezione DDoS basati su cloud. Tuttavia, anche i singoli cittadini possono adottare misure preventive per ridurre i rischi.
Un primo passo è proteggere i dispositivi personali, come computer e router, con password robuste e aggiornamenti di sicurezza regolari, per evitare che vengano compromessi e utilizzati per lanciare attacchi. È consigliabile utilizzare una rete privata virtuale (VPN) per mascherare il proprio indirizzo IP e ridurre il rischio di essere individuati come bersaglio di un attacco.
I migliori servizi VPN mettono a disposizione anche app dedicate, che semplificano l’utilizzo della VPN su vari dispositivi, offrendo una protezione aggiuntiva contro gli attacchi. Inoltre, è utile monitorare il traffico di rete, se possibile, e disabilitare i dispositivi IoT non necessari, che possono rappresentare un punto di accesso vulnerabile.
Infine, in caso di un attacco, disattivare temporaneamente i dispositivi o limitare l'accesso alla rete può ridurre l'impatto, mentre contattare il proprio provider di servizi internet per richiedere assistenza specifica può aiutare a mitigare l’effetto dell’attacco.
Anche se la protezione completa non è sempre garantita, questi accorgimenti possono ridurre il rischio di essere coinvolti in un attacco DDoS.