Là dove osa il Salmerino
Mentre sto salendo in quota, dopo una buona camminata di circa un paio di ore, mi accorgo, sempre con stupore, del bellissimo panorama circostante, fatto di un embricare di sommità e vette: è sicuramente uno dei motivi per cui adoro pescare in alta quota
Un'altro motivo è quello che mi ha spinto sin qui: la ricerca del pregiato salmerino. Esso appartiene alla specie dei salmonidi, con un corpo allungato ma muscoloso, adatto ad acque turbolente e a movimenti veloci, la testa allungata con mascelle forti.
Ciò che più apprezzo sono decisamente i suoi colori sgargianti.
Sono in compagnia dell'amico Cristian ed entrambi pescheremo a secca: lui con i suoi fidati terrestrial (accattivante e realistica l'imitazione di cavalletta), mentre io adopererò le classiche mosche da caccia su ami di dimensioni generose (nr.10-12 dalla March Brown, alla Royal Wulff).
Il meteo sembra assisterci ed è favorevole come da previsioni; è sempre meglio infatti verificare, quando si pianifica una escursione in montagna, le condizioni meteorologiche, sebbene i temporali improvvisi in questa stagione siano frequenti.
Il mio artificiale piumato sta galleggiando in una tranquilla corrente, l'attesa sembra infinita, ma in men che non si dica, l'esca scompare sotto l'acqua: è il momento di ferrare.
La coda si tende e il salmonide si esibisce, come un trapezista, in salti e volteggi in cerca della libertà.
Poco dopo i suoi meravigliosi colori si appalesano nel guadino. Che spettacolo!.
Numerosi suoi simili si esibiranno nel prosieguo di questa indimenticabile giornata sullo stesso palcoscenico in altrettanti spettacoli.
Anche Cristian ottiene grandi risultati con le sue efficaci imitazioni di 'terrestrial'.
Insomma, anche noi abbiamo osato quassù dove dimorano queste affascinanti creature.
Alla prossima uscita...