Il «Pirla» non s'ha da fare
di Ubaldo Vallini

“Il programma integrato della Pirla mai sar approvato solo perch verr inserito nel Pgt. In questo modo si finisce col limitare lo sviluppo produttivo del paese .
Parola di Giorgio Bontempi che ad Agnosine guida l'opposizione.


“Il programma integrato della Pirla mai e poi mai lo scorso anno avrebbe potuto passare il vaglio dell’Amministrazione provinciale. Per questo motivo è stato modificato. Non mi pare però che le novità siano tali da giustificare quest’anno una posizione diversa da parte del Broletto”.

Giorgio Bontempi, vicepresidente in Comunità montana e capogruppo di minoranza ad Agnosine, ritiene che ci sia ancora lo spazio per opporsi alla scelta dell’Amministrazione di Agnosine di dare il via all’operazione “Pirla” che prevede la realizzazione di capannoni per 14mila metri quadrati, in un’area di 56mila che sta fra l’attuale area artigianale di Agnosine e i laminatoi di Odolo di proprietà Iro.

E promette battaglia: “Si è trattato di un vero e proprio blitz da parte della maggioranza che ha approvato il piano senza darci la possibilità si esaminarlo a fondo – afferma Bontempi -. Meglio sarebbe stato discuterlo in un’assemblea pubblica ed affrontare un confronto sereno con i cittadini e con gli imprenditori di Agnosine”.
Una questione di metodo allora, più che di merito? “Non proprio: Un programma integrato di intervento come quello è possibile grazie ad una Legge (la 12 del 2005) che prevede il recupero di aree dismesse intendendo immobili. E’ chiaro a tutti che quella non è un’area di pregio, è però anche vero anche che lì ora c’è un prato, non vecchie fabbriche”.

Quindi? “Quindi l’unico modo che questa maggioranza ha di vedersi approvato il progetto è quello di inserirlo nel Piano di Gestione del Territorio che, prevediamo, vorrà approvare nelle prossime settimane – aggiunge Bontempi -. Questioni burocratiche a parte, in questo modo si finisce col limitare lo sviluppo produttivo del paese, perchè difficilmente in futuro sarà possibile dire di si ad altri progetti industriali, magari avanzati questi da imprenditori locali”.

Sul progetto della “Pirla” il sindaco di Agnosine Santino Campagnoli viene “punto” ai fianchi da più parti.
L’altra “spina” è rappresentata dal suo vicesindaco Maria Ricchini che ha sempre votato contro e l’ha fatto anche nell’ultimo consiglio comunale: “Mi permetto di rimarcare il punto cardine del programma che indicava l’ipotesi di edificabilità dei siti industriali e artigianali purchè legati saldamente ad esigenze individuali di soggetti già residenti e radicati nel territorio” scrive nella sua dichiarazione “irrevocabile di voto contrario” consegnata agli atti.
“Di capannoni vuoti in giro c’è pieno e questi non mancavano proprio” conclude Bontempi.

Per Campagnoli rimane invece un ottimo affare: “Con un milione di euro sistemiamo l’illuminazione pubblica, la bretella di Binzago, i marciapiedi lungo la Provinciale, asfaltiamo, acquistiamo parte del secondo piano del nuovo edificio comunale e sistemiamo un’ala della scuola media. Altrimenti che stiamo qui a fare”.
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