Tavolo delle associazioni: «Peschiera la soluzione più economica e meno impattante»

La soluzione di costruire un nuovo depuratore a Esenta di Lonato per i reflui dei comuni gardesani non convince la Federazione del Tavolo delle associazioni che amano il fiume Chiese, che ha commissionato uno studio per comparare i diversi progetti.

Il documento - redatto dallo Studio Cappella di Gorizia - analizza lo studio del professor Bertanza dell'Università di Brescia e mette a confronto due soluzioni: la ristrutturazione del depuratore di Peschiera e la nuova proposta di Esenta. La conclusione? «L'ammodernamento dell'attuale sistema di collettazione farebbe risparmiare il 40% - spiega il presidente dell'associazione, Gianluca Bordiga -. Si tratta di una soluzione vantaggiosa sotto tutti i punti di vista. Non solo per il risparmio economico nella realizzazione dell'impianto, ma anche per la futura gestione. Inoltre, non ci sarebbe consumo di suolo, nessuna frizione tra i territori, rischio zero per la condotta sublacuale».

Lo studio verrà inviato nei prossimi giorni all'Ato e, in tempo utile, anche alla Cabina di regia «che non potrà ignorarla nella riunione di martedì prossimo - spiega Bordiga -. Come Federazione abbiamo sempre seguito questa linea. Il bacino del Garda con il fiume Chiese non c'entra nulla».

Inoltre, «non è vero che mantenere la depurazione a Peschiera costerebbe 50 milioni di euro in più, come sostiene Acque Bresciane. Semplicemente non c'è mai stata la volontà politica di portare avanti questa soluzione. Conti alla mano, noi ora dimostriamo invece che si potrebbero risparmiare decine di milioni di euro. Non intendiamo fermarci e, se servirà, ci rivolgeremo anche alla Corte dei Conti».