Prenotazioni già esaurite all'hub di Gavardo, valsabbini dirottati altrove

Si sta riscontrando di nuovo un problema legato alle prenotazioni per la campagna vaccinale in Valle Sabbia.

Da qualche giorno, i cittadini valsabbini della fascia 75-80 anni che eseguono la registrazione per prenotare la vaccinazione con il nuovo portale di Poste Italiane vengono dirottati a Lonato, Sarezzo, Leno, Brescia, persino Darfo Boario Terme, perché, a quanto sembra, i posti disponibili al centro vaccinale di Gavardo sono esauriti.

Per questo il presidente della Comunità montana di Valle Sabbia Giovanmaria Flocchini e il presidente dell’Ambito 12 Michele Zanardi hanno scritto a Ats Brescia e Asst del Garda per chiarire questa disfunzione e dare la propria disponibilità per organizzare al meglio la campagna vaccinale sul territorio.

Tre sono le questioni che gli amministratori pongono agli enti sanitari territoriali e alla Regione, anche a nome di tutti i sindaci della valle: primo potenziare l’hub di Gavardo; secondo il coinvolgimento degli amministratori locali nell’organizzazione della campagna vaccinale; terzo la prossimità territoriale.

«Ci teniamo a ribadire – scrivono gli amministratori valsabbini – il ruolo fondamentale che i territori devono e dovranno svolgere nell’organizzazione della campagna, garantendo la possibilità ai cittadini dell’intera Valle Sabbia di recarsi nell’HUB di Gavardo, evitando inutili spostamenti, o di accedere ad HUB collocate distanti dai Comuni di residenza. Per questo riteniamo fondamentale un immediato potenziamento dello stesso».

Gli amministratori poi richiedono di essere coinvolti nell’organizzazione della campagna vaccinale: «Il primo passaggio relativo agli ultra ottantenni, con qualche fatica, è stato garantito, con il vostro ulteriore sforzo operativo, ma anche con il supporto messo in campo dai molti Amministratori, in quanto vero e proprio riferimento istituzionale del territorio. Ora si pone il tema dei cittadini della fascia under 80.

Ribadendo il prezioso valore della prossimità nella gestione e nel rapporto con i cittadini, crediamo si debba pianificare il procedere della campagna vaccinale, di concerto con Comunità Montana Valle Sabbia, Ambito Territoriale e tutti i Sindaci, al fine di ottimizzare i tempi e ridurre il disagio».

Riguardo alla prossimità territoriale non si capisce perché non si possa proseguire con l’esperienza dei centri vaccinali di Bagolino e Nozza per l’alta Valsabbia, visto il buon funzionamento con le prenotazioni affidate ai comuni per gli over 80.
Più di un sindaco dell’alta valle ha manifestato apprezzamento per com’era stata organizzata in zona la vaccinazione per gli ultraottantenni e sarebbero disponibili a replicarla anche per altre fasce di anziani.
Se i centri vaccinali non sono adeguati a un numero maggiore di persone, devono essere trovate altre soluzioni.

«C’è preoccupazione – riferisce il presidente Flocchini per come viene gestita la campagna vaccinale anche con il nuovo portale di Poste Italiane. Per questo vogliamo sederci intorno a un tavolo con Ats e Asst per ovviare a queste problematiche».

Più critico il presidente dell’Ambito 12, nonché sindaco di Villanuova, Michele Zanardi: «Non possiamo ogni volta rincorrere le problematiche per l’incapacità di Regione Lombardia di organizzare la campagna vaccinale. Noi sindaci siamo subissati di telefonate da parte dei cittadini che ci chiedono spiegazioni, solo che noi non siamo mai coinvolti nelle decisioni prese finora. Per questo chiediamo di essere coinvolti in prima persona per organizzare al meglio la campagna sul territorio».

Anche il sindaco di Bagolino, Gianzeno Marca, ha scritto a Regione, Ats Brescia e Asst Garda per segnalare queste problematiche e segnalare la difficoltà di molti anziani di raggiugere anche solo l’hub di Gavardo che dista 50 km dal suo comune.

«Non si può certo dare l’idea che esistano territori di serie A e territori di serie B», concludono la lettara gli amministratori, che ribadiscono: «In altri territori anche della stessa provincia si è proceduto in questo modo, ci auguriamo che si raccolga anche in Valle Sabbia, la disponibilità che abbiamo sempre dimostrato».