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domenica, 13 novembre 2016 Aggiornato alle 09:17Economia

Investimento milionario

di Val.
Franzoni: «Nei prossimi tre anni investiremo sul territorio 150 milioni di euro». L'amministratore delegato di Raffmetal, in occasione della visita del ministro Boschi, ha illustrato le strategie nel medio e lungo periodo del Gruppo Niboli
 
Sono gli investimenti l'asse portante dello sviluppo, per il Gruppo Fondital fondato da Silvestro Niboli, gestito ora direttamente dai suoi sette fligli.
«In questo modo siamo usciti dalla grave crisi iniziata negli anni anni 2007/2008 ed in questo modo il Gruppo intende proseguire nel suo sviluppo» ha affermato Francesco Franzoni, ad di Raffmetal, intervenendo alla presenza del ministro Maria Elena Boschi in Fondital, ieri a Vobarno.

«Investimenti che abbiamo deciso di caratterizzare dal punto di vista scientifico, potenziando i nostri laboratori e lavorando in sinergia con le Università - ha aggiunto -, perchè le strategie si devono concordare con dati concreti alla mano. Solo così si evitano troppi errori, quando poi occorre prendere delle decisioni».

Centocinquanta milioni di investimenti sono quelli programmati per i prossimi tre anni, ha aggiunto Franzoni, indicando i settori che verranno maggiormente investiti di capitali.

«Una cinquantina serviranno per permettere a Fondital di dedicarsi al settore "automotive", visto che l'auto del futuro dovrà essere sempre più leggera. 
40/45 milioni serviranno per recuperare il calore disperso nella produzione dei metalli, avviando un programma ambizioso che coinvolgerà i paesi di Casto e di Vestone».

In questo caso si parla di produzione di vapore, che verrà impiegato in azienda per diminuire l'utilizzo dell'elettricità.
Lo "scarto" sarà acqua calda a 50° buona per essere utilizzata in un impianto di teleriscaldamento che, visti i volumi, sarebbe in grado di riscaldare le case dei vestonesi e quelle degli abitanti di Casto.

Di più: dopo essere stata sfruttata dai radiatori nelle case, con la temperatura abbassata a 30°, l'acqua potrà riscaldare alcuni laghetti nel comprensorio del Parco delle Fucine, rendendoli "termali" per tutto l'anno.

Ma non è finita: ambizioso è anche il programma di responsabilità sociale avviato dall'azienda sui due "filoni" della scuola e dello sport.

Nel primo caso c'è da dire che sono già un migliaio gli studenti che possono approfondire le conoscenze in classe grazie alla presenza di lavagne multimediali, computer e laboratori forniti dal Gruppo Niboli, a questo si affianca un programma di alternanza scuola/lavoro che vuol essere incisivo dal punto di vista dell'esperienza per i ragazzi coinvolti.

«Non è possibile e non è giusto che gli studenti trascorranno ore preziose dei loro stage a far fotocopie negli uffici - ha detto Franzoni a questo proposito -, non deve più succedere ed abbiamo già avviato un confronto con le realtà interessate per fare in modo che questi ragazzi possano fare delle esperienze veramente formative in azienda». 

«Quanto allo sport ci siamo accorti che ci sono tante persone che nelle varie associazioni se ne occupano attivamente, con pochissime risorse, specie ora che le casse dei Comuni sono ridotte al minimo.
Dove c'è un progetto meritevole, dunque, noi ci siamo, purchè si tratti di sport per tutti e alla portata di tutti: i campioni, se ci sono, troveranno il modo di emergere con altre risorse».

A far parte del progetto sport la realizzazione delle strutture sportive di Casto e di Comero, le prossime saranno a Odolo e a Mura, altre aree care al Gruppo per la presenza di suoi stabilimenti.
 
Per ultimo, ma solo in questo elenco, il milione di metri quadrati della Valle della "Regasina", prosecuzione naturale del Parco delle Fucine: qui si parla di rifugi, di una fattoria didattica, di altri laghetti: tempo libero e qualità della vita, insomma.
 
.in foto: il Parco delle Fucine


 

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