12 Maggio 2021, 10.30
Paitone
Amministrazioni

Arte e storia al Santuario di Paitone

di Franco Tarsi

Sabato l’appuntamento organizzato dal Comune di Paitone in collaborazione con l’Ecomuseo del Botticino nell'ambito della rassegna ‘Conosci il tuo territorio’


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Tutti al Santuario di Paitone sabato15 maggio alle 15.30. L’appuntamento, organizzato dal Comune di Paitone in collaborazione con l’Ecomuseo del Botticino, rientra nella rassegna ‘Conosci il tuo territorio’ e si concentrerà sull’illustrazione del Santuario e dell’affascinante capolavoro del Moretto da Brescia riguardante l’apparizione della Vergine al pastorello Filippo Viotti.

La presentazione è affidata al presidente dell’Ecomuseo, Marco Luppis, e alla preparatissima divulgatrice Nicoletta Senco. Si rinnova, così, un incontro con la magia del Santuario, uno dei più importanti della provincia di Brescia e della Lombardia, una magia che resta immutata nel tempo ed attira un costante e multiforme interesse per il tempio in sé e per il sovrabbondante contenuto pittorico e scultoreo, imperniato sulla pala di Alessandro Bonvicino, il Moretto.

Non solo Moretto, quindi: all’interno del Santuario troviamo infatti anche opere forse minori - come i quadri del Barbello, dell’Amigoni, del Gandino, dei Trainini, l’altare dei Carra - che però conservano il fascino di una pregevole cura per il loro significato e per la presa sui visitatori.

Paitone non ha certo la notorietà né l’afflusso turistico di Lourdes o di Fatima, ma può vantare indiscutibilmente una diffusa affezione, e non soltanto locale, al suo Santuario di casa, che scaturisce da una devozione sincera, al di là degli interventi miracolosi testimoniati. Le apparizioni di Lourdes (1858), di Fatima (1917) e, più recentemente, di Medjugorie (1981) hanno il vantaggio di essere molto più vicine ai tempi nostri - ricordiamoci che fra undici anni si festeggerà il primo mezzo millennio dalla data dell’apparizione a Paitone (1532) - e già questo basterebbe a giustificarne la maggior fama; per di più sono avvenute in periodi storici turbolenti e forieri di grandi mutamenti nazionali.

L’apparizione di Lourdes ha preceduto di soli dodici anni la caduta dell’imperatore Napoleone terzo per la sconfitta francese di Sedan contro la Prussia e la contemporanea nascita della Germania come stato unitario (gennaio 1871); quella di Fatima è avvenuta durante lo scombussolamento delle forze in campo nella Grande Guerra, con l’abbandono del conflitto da parte della Russia per lo scoppio della rivoluzione leninista, e la rotta di Caporetto sul fronte italiano; quelle, ripetute, di Medjugorie sono comparse sulla scena durante il pontificato del polacco Giovanni Paolo II e in un momento di estrema debolezza del blocco comunista sovietico, che in soli dieci anni da allora ha assistito alla caduta del Muro di Berlino (1989) e allo scioglimento dell’Urss (1991).

Forse è ozioso fare dei confronti di popolarità fra santuari, ma è anche inevitabile che qualcuno si chieda da dove derivi la maggior fortuna di alcuni rispetto ad altri e gradisca delle risposte. Ma non è importante stilare (o subire) una classifica, importante è avere un punto di riferimento, come si diceva, nell’affetto e nella devozione; e questi sono aspetti che al Santuario di Paitone non mancano; tutt’altro. E dal punto di vista artistico - in alto i cuori - possiamo dire che il nostro Santuario regga molto bene qualsiasi confronto, grazie al Moretto e non solo, come abbiamo già osservato.

Ma c’è un altro aspetto, al di là dell’arte e della storia, al quale non si dà peso, o per lo meno non si dà un adeguato peso, ed è quello rappresentato dal popolo del Santuario, cioè dalle persone che in un modo o in un altro gli sono gravitate attorno: dagli artisti ai custodi ai miracolati e, perché no, anche ai ladri. Sì, le persone; perché non dimentichiamoci che i monumenti sono fatti dagli uomini e soprattutto per gli uomini, senza i quali il loro valore artistico, storico, di pensiero avrebbe un valore nominale del tutto sterile.

Ma non anticipiamo i tempi. Questo potrà essere l’argomento di altri interventi divulgativi futuri. Ve lo faremo sapere. Intanto ritroviamoci all’appuntamento di sabato 15 maggio (ore 15.30). Mi raccomando, numerosi e senza preoccupazione (ma con la mascherina). Non sarà un assembramento (che nella parola adombra un sospetto di sedizione: meglio usare ‘affollamento’), ma un incontro di fiducia nel futuro, in un momento ancora delicato. Comunque - ribadiamo - niente paura, perché non saremo soli, ma ci troveremo sotto il manto della Madonna di Paitone.

Franco Tarsi
Consigliere alla cultura di Paitone

Per motivi organizzativi la partecipazione deve essere registrata. Trovate il link attraverso il sito del Comune di Paitone oppure sulla pagina ufficiale Facebook sempre del Comune di Paitone



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