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venerdì, 16 maggio 2025 Aggiornato alle 07:12Lettere

Franco Testa, il nostro “angelo silenzioso”

di Vincenzo Chianese, Paolo Piccinelli, Davide Vaglia

Per omaggiare la figura e l’opera di Franco Testa, fondatore del primo Nucleo Volontari A.N.C. Valle del Chiese, recentemente scomparso, il presidente del sodalizio, Vincenzo Chianese e alcuni volontari del sodalizio, hano inviato a Vallesabbianews questa toccante testimonianza. Pubblichiamo volentieri

 

Una foto storica del sodalizio

 

Presenti e silenti. Ad un mese dalla scomparsa del fondatore del " 1° Nucleo Volontari A.N.C. Valle del Chiese", oggi operante con due postazioni nel sistema di emergenza ed urgenza del 118, i volontari e le volontarie dell'associazione ricordano la figura del S.Ten. Franco Testa rinnovando nello spirito e nella determinazione il suo lascito. 


Dal 1987, anno fondamentale per la neo-nata associazione “Gruppo Volontari Ambulanza”, ad oggi i tempi sono cambiati ma le forti motivazioni che caratterizzano l'azione dei volontari impegnati nel garantire i servizi di emergenza ed urgenza e del trasporto sanitario rimangono le stesse. 


Negli anni 80 il Cav. Franco Testa ebbe un'intuizione illuminata e cioè quella di organizzare un gruppo di cittadini della Valle Sabbia e di Carabinieri in congedo al fine di garantire un servizio di soccorso e di trasporto sanitario strutturato e qualificato. 

Durante la sua presidenza il Cav. Franco Testa ebbe la grandissima capacità di parlare con le persone e coinvolgerle in un progetto destinato a divenire negli anni riferimento non solo per i numerosi volontari ma anche per il territorio della Valle Sabbia e successivamente con la nascita delle postazioni di Gambara e Carpenedolo per i territori della Bassa Bresciana. 


Tanti sono i ricordi dei volontari che oggi mettono in chiara evidenza il nobile obiettivo da raggiungere sempre caratterizzato da un rapporto umano schietto, vivo e fattivo. 

Nelle sue memorie Franco Testa sottolinea ed esalta in maniera costante, precisa e strutturata concetti che riportano sempre all'importanza di vivere con entusiasmo la missione che porta le persone ad avvicinarsi al mondo del volontariato come parte integrante del nostro tempo portando nel cuore l'amore per l'Arma dei Carabinieri suggellata dal rispetto dei valori e dei principi universali che si ancorano sull'onore, la fedeltà, la dedizione, il sacrificio e l'onestà.


Nelle sue memorie del 1996 Franco Testa scriveva "la convinzione che l'operare oggi nel sociale è una missione, sotto certi aspetti analoga a quella di ieri quando indossavo l'uniforme dell'Arma, mi ha permesso di superare avversità di ogni tipo e andare con il cuore oltre l'ostacolo". 


Ora come non mai queste parole confortano coloro che in qualsiasi contesto associativo dedicano tempo e competenze per colmare quel vuoto che fisiologicamente ci sarà sempre perchè il rapporto umano e la dedizione al prossimo rimarranno appannaggio di coloro che la mattina si svegliano con un senso di insoddisfazione interrogandosi sul motto "non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese". 


Ogni divisa contiene un'anima simbolo di grandezza e dedizione al dovere che non può stare rinchiusa in un armadio in attesa di essere utilizzata nel nobile impegno nel sociale in questo specifico settore ove non si è mai fatto troppo nel tendere la mano per aiutare;  ecco perché ci chiamano "angeli silenziosi al servizio della popolazione", ecco perché continuiamo ad operare “presenti e silenti”, ecco il vero lascito di Franco Testa e di tutti i volontari  e le volontarie che c'erano, ci sono e ci saranno. 


Vincenzo Chianese, Paolo Piccinelli, Davide Vaglia.


 

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