Scuola lavoro in ospedale
Per un periodo di due settimane sei alunni della classe 5° ASSS e quattro della 4°ASSS hanno svolto attività di tirocinio presso i reparti di Diabetologia, Nido, Pediatria, Sala Parto, Ginecologia e Dimissioni Protette della struttura ospedaliera di Gavardo.
Per accedere alla struttura i tirocinanti hanno dovuto presentare il certificato di partecipazione al corso sulla sicurezza inerente al rischio biologico, il certificato di idoneità sanitaria, nonchè il libretto delle vaccinazioni.
Durante le due settimane di tirocinio gli studenti hanno affiancato le infermiere dalle 8 alle 16 e per alcuni studenti vi è stata la possibilità di assistere ad alcuni parti (ma anche ad aborti), di ossservare i minori alla nascita, di osservare il rapporto tra il neonato e la madre, di valutare le possibili difficoltà che una madre può incontrare prima, durante e dopo il parto e di verificare come il minore affronta il periodo di ricovero.
Essi inoltre hanno osservato le misure di riferimento sui pazienti affetti da diabete, anche gestazionale, nonchè appreso il metodo più corretto per stimolare nei pazienti un sano stile di vita.
Ecco le testimonianze di due tirocinanti:
«Da sempre sogno di poter lavorare in futuro con i bambini e per questo ho deciso di svolgere il mio tirocinio presso il nido dell’ospedale di Gavardo.
Che ha aggiunto: «Inoltre ho anche avuto la possibilità di assistere a due parti. Vedere una vita nascere è stato veramente emozionante.
Questa esperienza è stata molto importante per me, infatti ho potuto capire ancora meglio quale ambito mi si addice maggiormente e soprattutto mi ha arricchita come persona».
Michela Scalvini ha invece riportato che:
In pediatria ho potuto affiancare sia l’infermiera di reparto sia quella del pronto soccorso, e mi sono stupita di quanto questo lavoro sia difficile, ma anche di quanto mi sarebbe piaciuto rimanere lì per poter osservare ancora.
Nonostante dovessero svolgere il loro lavoro, le infermiere sono sempre state molto disponibili con me e hanno cercato di rispondere ad ogni mia domanda, spronandomi anche a farne altre.
E’ stata un’esperienza veramente toccante che mi ha convinta ancora di più a voler lavorare in futuro con i bambini, ma anche ad intraprendere una carriera nel campo della sanità».