Minnow mania
Mi trovo in riva al torrente impugnando la mia canna da spinning di 2,40m armata con un mulinello da 2500. Dopo aver opportunamente regolato la frizione e controllato che non ci fossero segni di usura sulla lenza, mi appresto a scegliere l'esca dalla scatola degli artificiali. Il solito infallibile rotante oppure l'accattivante martin?
Mentre mi pongo il quesito, lo sguardo cade su alcuni minnow di varie dimensioni e assetto. Come spesso accade uno degli aspetti più intriganti nella pesca è intraprendere nuove soluzioni e nuovi percorsi. Pertanto, innesco subito un minnow di 5cm, affondante 3m (per sondare al meglio anche le buche più fonde) dalla livrea che richiama i colori della trota fario.
L'obiettivo durante l'azione di pesca è quello di infondere al nostro artificiale un movimento sinuoso che imiti un piccolo pesce in difficoltà o ferito, sia tramite piccole tocche col cimino, sia con improvvise accelerazioni alternate a bruschi stop del mulinello. Pescando da valle verso monte inoltre bisogna tener conto della velocità della corrente al fine di direzionare al meglio l'artificiale.
L'inizio è esaltante: trote di discrete dimensioni rispondono subito alle sollecitazioni provocate dal finto pesciolino. Decido di provare anche altre colorazioni ottenendo i medesimi risultati. Non so se sia merito del minnow o della particolare frenesia dei salmonidi, ma sono convinto che questa esca artificiale riesca a suscitare una maggiore reazione nei predatori rispetto al classico rotante.
Un episodio chiave in particolare mi ha mosso a questa convinzione: durante una sessione di pesca (non delle migliori) mi sono imbattuto in una buca da sogno. Dopo svariati lanci a vuoto col "cucchiaio" , ho innescato un piccolo crank (un minnow dalla forma più bombata e compatta) e al secondo passaggio...SBAM!. Una bella fariotta ha aggredito l'esca con una veemenza strabiliante.
Ormai sono completamente catturato da una minnow mania...