Sport
I benefici dello sport, come confermano numerosi studi, sono molteplici:
- Produzione di endorfine, neurotrasmettitori che funzionano da antidepressivi naturali in quanto dotati di capacità analgesica. Una maggior quantità di endorfine nel corpo innalza la soglia di resistenza al dolore e di conseguenza aumenta lo stato di benessere;
- Incremento di energia che permette di affrontare con maggiore carica le attività quotidiane;
- Miglioramento dell’aspetto fisico e conseguente innalzamento dell’autostima derivante da un’immagine di sé positiva;
- Distrazione dai pensieri negativi, che generano stress e frustrazione, focalizzandosi sull’attività sportiva che permette di dedicare del tempo solo a noi stessi;
- Confronto con i propri limiti, che permettono di essere motivati al raggiungimento di obiettivi sempre nuovi, elevati ma realistici, di superare la paura del fallimento e di sviluppare maggiore fiducia in sé;
- Aumento delle relazioni e conseguente creazione di un senso di appartenenza condiviso, grazie ai nuovi rapporti con le persone che praticano la nostra stessa attività o frequentando il nostro stesso circolo sportivo.
Anche un’attività fisica di bassa intensità, come una passeggiata, condotta per quindici minuti, può portare effetti benefici.
In ambito agonistico, uno dei principali problemi può essere connesso alla gestione dell’ansia e allo stress legato alla prestazione.
Un livello di ansia è necessario per motivare l’atleta e garantire una buona performance ma, quando l’ansia diventa eccessiva, la prestazione può subire un calo.
Come possiamo gestire l’ansia durante una prestazione sportiva? Facciamo riferimento alla strategia a 5 step di Singer.
- Preparazione: nella fase iniziale della gara, fai attenzione alle sensazioni corporee, alle emozioni, al respiro e al battito cardiaco;
- Visualizzazione: visualizza l’atto motorio che dovrai andare a compiere, dall’inizio alla fine, come se ti stessi osservando dall’alto;
- Concentrazione: dirigere l’attenzione su aspetti importanti della prestazione (movimenti, sensazioni fisiche, emozioni, luogo dove si svolgerà la prestazione), sulle tattiche e sull’obiettivo, cercando di non lasciarci distrarre da stimoli disturbanti;
- Performance: eseguire l’atto motorio vero e proprio, che è stato acquisito in precedenza, in modo automatico;
- Valutazione: chiedersi come è andata, prendere coscienza dell’esecuzione e, valutare i risultati della prestazione. Far emergere gli errori commessi e le informazioni necessarie per modificare il gesto motorio o per rafforzare l’esecuzione corretta.
La figura dello psicologo, esperto in tecniche di allentamento, in training motivazionali e terapie per i disturbi alimentari, inizia ad essere una figura sempre più richiesta all’interno di strutture sportive e palestre.
Dott.ssa Moro Sabina
3934107718
sabina.moro@outlook.it
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