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sabato, 2 marzo 2024 Aggiornato alle 14:00Scuole

Un proiettile che non porti morte, ma luce

di Federica Ciampone
E' il progetto con cui gli studenti dell'Itis Perlasca di Vobarno hanno vinto il Concorso scolastico nazionale dedicato ad Annalisa Durante, vittima innocente di un regolamento di conti interno alla camorra nel rione Forcella di Napoli

Un altro bel riconoscimento a premiare l'impegno e la creatività degli studenti dell'Itis Perlasca di Vobarno.

I ragazzi hanno vinto il Concorso scolastico nazionale “Annalisa Durante. Il Faro di Annalisa”, nato nel quartiere Forcella di Napoli e dedicato alla 14enne che fu vittima innocente di un regolamento di conti interno alla camorra il 27 marzo 2004, proprio nel rione di Forcella.

E' la quinta edizione del premio nazionale in sua memoria proposto alle scuole dall'associazione che ad Annalisa è intitolata, cui hanno partecipato anche 82 studenti del Perlasca di Vobarno, in particolare gli insegnanti del corso di Grafica con la classe terza BG, di Informatica con la quarta AI, di Telecomunicazioni con la quarta AT, e di Meccanica Meccatronica con la terza AM.

L'idea era quella di realizzare un oggetto, stampato in 3D e in materiale biodegradabile, chiamato “Lux”, “luce” in latino ma anche unità del sistema internazionale che indica il rapporto tra flusso luminoso e superficie.
Il prototipo presentato dai ragazzi di Vobarno è quello di una torcia a forma di proiettile, ma che invece di sparare si accende illuminando i giovani. Così il proiettile, da simbolo di morte, si trasforma in un oggetto che è fonte di vita.

Il progetto, premiato con una statuina raffigurante il faro di Annalisa e con libri e gadget, è stato poi presentato da una delegazione di studenti in collegamento online con la biblioteca di Forcella.

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