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martedì, 12 gennaio 2021 Aggiornato alle 06:45Blog - Cartoline dalla Valle Sabbia

Dedicata a Giuseppe Zanardelli

di Alfredo Bonomi
Sull’elegante facciata del municipio di Vobarno è posto un ricordo marmoreo alla memoria di Giuseppe Zanardelli, il grande statista bresciano

Fu voluto dalla Società Operaia Liberale di Mutuo Soccorso, un attivo sodalizio fondato nel 1877 che garantiva agli iscritti sussidi in caso di malattie, consulenze sull’applicazione delle leggi sugli infortuni e sul lavoro delle donne e dei fanciulli.

La lapide, con un medaglione bronzeo raffigurante il volto di Zanardelli, opera dello scultore Angelo Zanelli, assai ambito perché autore del grande fregio marmoreo dell’Altare della Patria a Roma, venne inaugurata il 25 settembre 1910, con un vibrante discorso dell’ingegner Vincenzo Tonni-Bazza, messo poi a stampa.

Di fronte a quasi tutte le autorità valligiane ed a quelle del “potere” del momento, venne letta la scritta che così si presenta, come concepita dall’ing. Tonni-Bazza
NE GIORNO SACRO ALLA PATRIA
PER INIZIATIVA DELLA SOCIETA’ OPERAIA LIB. DI M.S.
VOBARNO
VUOLE RICORDARE IL NOME DI
GIUSEPPE ZANARDELLI
CHE IL 31 OTTOBRE 1886
QUI COMMEMORO’ I FATTORI
DELL’INDIPENDENZA ITALIANA
-----------------
22 SETTEMBRE 1810

 
Zanardelli fu particolarmente legato agli uomini dell’industria valligiana ed ai molti notabili locali che guidavano le amministrazioni comunali senza tralasciare i funzionari degli uffici statali.
Fece due dettagliate visite alla Valle Sabbia.

Il 22 e il 23 luglio 1876, Zanardelli allora ministro dei Lavori pubblici, ed il ministro della Marina, Benedetto Brin, visitarono l’alta valle ed in particolare la fucina Glisenti di Lavenone.
Al ritorno sostarono presso il grande stabilimento siderurgico di Vobarno.

Il 31 agosto del 1882, nella sua qualità di Ministro di Grazia e Giustizia, Zanardelli venne in quel di Vestone “capitale degli zanardelliani” valligiani, accolto con molto entusiasmo e con un raffinato ricevimento nei locali della Prefettura.

I liberali zanardelliani furono, di fatto, la classe politica amministrativa della Valle Sabbia dal 1875 fino ai primi anni del 1900.
Avevano un’autentica “venerazione” per il grande uomo politico ed erano ardenti “risorgimentali” quasi sempre in lotta con le organizzazioni cattoliche che miravano a soppiantare il loro potere.

Alfredo Bonomi

.in foto, la scritta, oggi quasi illeggibile

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