Doppio incontro con Innocente Foglio
«In una società che si proclama civile, e sotto molti aspetti lo è veramente, e che è sempre più protesa a traguardi tecnologici, capita talvolta di riscontrare alcune lacune di comportamento verso “l’altro”.
Atteggiamenti che sono per lo più frutto di indifferenza e mancanza di sensibilità ai vari livelli della società verso il prossimo e, in definitiva, anche verso noi stessi, privandoci di essere parte attiva di un processo di maturazione e di autocoscienza.
Questa trascuratezza è tanto più riprovevole quando l’ oggetto della nostra miopia morale trascura l’ aiuto al disabile, aiuto che può essere prestato nei più svariati modi ed a tutti i livelli».
Così Giovanni Scalora, presidente della Commissione biblioteca di Vobarno, nel presentare gli incontri organizzati in collaborazione con l'assessorato alla Cultura e che avranno luogo questo giovedì 6 dicembre, sul tema delle “Disabilità”, tenuti da Innocente Foglio che, con le sue parole di poeta e di saggista, illustrerà i problemi ed i rimedi a situazioni che tra l'altro lo vedono protagonista.
Il primo di questi incontri si svolgerà nella mattinata presso le scuole Medie, per fare opera di sensibilizzazione presso i giovani.
«In serata, presso la Biblioteca - aggiunge Scalora -, l’invito è invece rivolto a tutta la popolazione perché possa chiedersi, nello spirito del ciclo degli incontri “Uomo dov’ eri, Uomo dove sei?” dove è l’ Umanità di ciascuno di noi e, se anche la nostra non è “disabilità” umana, quando non ci accorgiamo di quanto bene potremmo fare con un piccolo gesto di solidarietà verso chi si trova in una situazione di disagio».
Innocente Foglio è nato nel 1951 a Bagolino, un paese a cui è profondamente legato e che ha lasciato un imprinting particolare nel suo animo: “Sono il più grande ambasciatore del Bagoss”, ha esordito ironicamente.
A tre anni è stato colpito dalla poliomielite. Ha vissuto un'infanzia difficile e la triste esperienza del collegio. Questo ha segnato profondamente la sua esistenza e la poesia è stata per lui un’ancora di salvezza, la maniera per superare le prove della vita: “La poesia mi sta dando i passi che io non ho mai fatto”, ha affermato.
A soli quindici anni, vincitore di numerosi premi in concorsi letterari, ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, intitolata Autunno. Il suo secondo libro, Un poco di esistenza, ha esaurito ben due edizioni, è stato premiato da Bruno Lauzi e ha visto una sua poesia inserita in un sussidiario della quinta elementare edito dalla Fabbri.
Eugenio Montale, in occasione di un incontro con il poeta bresciano, affermò: “È un poeta di sensibilità straordinaria...”. Nominato Accademico di San Marco, Foglio ha pubblicato nel 1980 il terzo volume di poesie, Il crepuscolo, cui seguirono Frammenti di memorie, un libro inchiesta che denunciava, in versi, il degrado del vecchio cimitero di Bagolino, suo paese natale, antico camposanto sorto nel 1807 e voluto da Napoleone, all’epoca esposto ad atti vandalici e a furti, in seguito recuperato grazie all’impegno dell’associazione Habitar in sta terra.
Seguì la raccolta Chi ama aiuta a vivere. Riflessioni. Le sue poesie sono state recitate dall'attore Nando Gazzolo e incise in un'audiocassetta e al 1999 risale la raccolta antologica Attimi.
Foglio è autore di molti altri testi, tra cui i racconti I binari e Animali e il volume Se fossi una donna. Il libro Le leggi disattese mette in risalto vari casi di violazione delle leggi a favore dei portatori di handicap e rende Foglio protagonista di una vera e propria crociata contro le barriere architettoniche, un impegno civile che l'autore porta avanti da anni, non solo attraverso i propri versi, ma anche con partecipazioni a importanti trasmissioni radiofoniche e televisive.
Le sue ultime raccolte portano il titolo di Pas en amur, dedicato al famoso carnevale di Bagolino, e Ultima fermata prima dell’inferno.
I critici definiscono Innocente Foglio un poeta crepuscolare, definizione che condivide. La sua poesia usa parole semplici, parte a volte dall’osservazione di oggetti di uso quotidiano, dagli stati d’animo, dalle montagne che gli ricordano il paese natio, per regalare emozioni al lettore.
«Lo scopo del poeta è quello di far riflettere, invitando le persone ad andare piano, a rallentare per cogliere i dettagli della vita e del paesaggio», è l’invito che fa a noi suoi contemporanei.