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lunedì, 28 gennaio 2008 Aggiornato alle 00:00Penne nere

Valsabbini in massa a Brescia per Nikolajewka

di c.f.
Grande afflusso di alpini domenica a Brescia per la cerimonia conclusiva del 65° anniversario della battaglia di Nikolajewka. Anche le penne nere della Valle Sabbia hanno voluto essere presenti all’imponente manifestazione.
Grande afflusso di alpini domenica a Brescia per la cerimonia conclusiva del 65° anniversario della battaglia di Nikolajewka. Anche le penne nere della Valle Sabbia hanno voluto essere presenti all’imponente manifestazione - quest’anno celebrata in forma solenne, come ogni cinque anni dal 1948 - per onorare i Caduti, i reduci che sono “andati avanti” e far da corona ai pochi ancora rimasti di quell’eroico ultimo attacco contro i sovietici, che permise ai soldati italiani in ritirata di ritornare in Patria.
Come prevede la ritualità delle celebrazioni alpine, una grande sfilata ha percorso le vie del centro cittadino tra due ali di folla che ha tributato grandi applausi soprattutto al passaggio dei reduci, i pochi più in gamba ancora a piedi, la maggior parte su campagnole messe a disposizione dei gruppi alpini.
Alla testa del corteo il Labaro nazionale dell’Associazione nazionale alpini carico di oltre trecento medaglie d’oro, scortato dal presidente nazionale Corrado Perona e dal generale Bruno Petti, che il prossimo 5 febbraio sarà promosso comandante delle Truppe Alpine.
Significativa la presenza di tre bandiere di guerra per ricordare le tre divisioni alpine presenti sul fronte russo: quella del 5° reggimento alpini per la Tridentina, quella dell’8° per la Julia e quella del 1° reggimento artiglieria da montagna per la Cuneense. Al suono della fanfara della brigata alpina Taurinense ha sfilato anche una batteria di formazione con artiglieri da montagna in armi.
La sfilata è terminata in piazza Paolo VI dove sono seguiti i discorsi ufficiali, cominciando dal sindaco di Brescia, prof. Paolo Corsini, seguito dal presidente della Provincia arch. Alberto Cavalli, dal generale Petti e concluso dal presidente Perona, il quale ha ringraziato Brescia, le istituzioni, la gente e gli alpini bresciani per l’imponente manifestazione per ricordare e tener viva la memoria delle gesta degli alpini e per la capacita di tradurla in solidarietà con la scuola per spastici e miodistrofici di Mompiano e l’asilo di Rossosch.

 

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