Meteo Storo
Sempre dalla medesima stazione Pier Done Gruop, vale a dire Piergiorgio Ferretti, emerge che le giornate nuvolose ammontano a 43, la pioggia ha imperversato per 113 giorni, il vento ha soffiato per 43, nebbia e foschia 2 volte e la neve è arrivata in una sola occasione.
Nei brogliacci di Ferretti - per gli amanti di statistiche - sono anche riportate le precipitazioni in millimetri.
A gennaio ne risulta 261,5, febbraio 105,7, marzo 102,7, aprile 63,3, maggio 65,3 , giugno 148,4, luglio 260,4 e agosto 239,6.
Il maltempo, comunque - almeno finora – sembra non aver avuto ripercussioni sulla produzione agricola di stagione.
Da una ricognizione in zona le preoccupazioni sarebbero infatti non molte.
«L’estate nordica non ha finora creato danni» dice infatti Giovanni Paolo Zulberti, che nella zona di Storo è considerato il maggior produttore di mele, ma si dà da fare anche con fragole e uva.
Del medesimo avviso Arturo Donati che da diciannove anni a questa parte è il direttore di Agri 90’, ossia la Casa dei contadini di Storo e del fondovalle del Chiese.
Dentro il “Palazzo di vetro“, dislocato ai margini del conoide residenziale di Cà Rossa tra la statale e la Polentera, l’umore sembra essere tranquillizzante.
Donati, che vive a Bono di Bleggio, di agricoltura se ne intende seppur a volte non appare lui comunque c’è, e come.
«Per quanto concerne il mais, come del resto anche per le colture minori, non riscontriamo arretramenti - afferma-. Piuttosto servirebbe qualche giornata di sole per accelerare la maturazione. Anche la presenza della diabrotica risulta contenuta sia per l’interventi che si sono fatti sia perché le piogge hanno remato contro la sua diffusione».
E per le patate? «Stando ai dati di adesso mi sembra di poter dire che non c’è da lamentarsi e la raccolta sta andando bene - ci dice Donati -. Per le cosiddette “patate precoci“ quantità e qualità vanno a pari passo e penso di poter dire che siamo sull’ordine di 400 – 450 quintali per ettaro considerato che gli ettari nel suo complesso da queste parti ammontano a 43».
E quelle rosse? «Qui qualche problema invece lo si riscontra perché le ripetute piogge hanno intaccato il prodotto provocando del marciume ancora nei campi».
Quanto alle fragole e ad altri frutti "minori": «Non dobbiamo sottovalutare il fenomeno “drosophila“ il cui moscerino, di origini giapponesi, tende a pungere il frutto mettendovi a sua volta la larva. Si cerca di contrastarlo utilizzando trappole e qualche riscontro lo abbiamo.
La produzione, comunque, resta confortante se non addirittura migliore rispetto allo scorso anno. Il mercato è in espansione tanto che ci si muove bene in tutto il nord sino quasi nella capitale se non in tutta la Regione Lazio».
.in foto Piergiorgio Feretti di Pier Done Group, ossia Meteo Storo