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lunedì, 12 dicembre 2011 Aggiornato alle 09:19Lunedì 33

L'articolazione del ginocchio

di Fabio Filippini
L’articolazione del ginocchio è senz’altro l’articolazione più complessa del nostro organismo. I guai e le soluzioni.
 
L’articolazione del ginocchio è senz’altro l’articolazione più complessa del nostro organismo, sottoposta com’è a forze che si esprimono contemporaneamente su più piani, sottoponendo le strutture ossee, capsulari, meniscali, legamentose, muscolari e tendinee a notevoli sollecitazioni.
L’esecuzione scorretta di un movimento, una caduta o un trauma possono produrre lesioni acute di queste strutture come i legamenti e i menischi.
Ma oltre alla traumatologia il ginocchio può andare incontro ad un processo degenerativo di una parte o di tutti e tre i suoi compartimenti (interno, esterno, femororotulea).

Condropatie (o malattie della cartilagine)
La cartilagine articolare è una struttura con attività metaboliche limitate, priva di vascolarizzazione e innervazione. Il suo principale ruolo è quello di permettere la distribuzione dei carichi e diminuire lo stress sull’osso sottostante.
Le lesioni cartilaginee rappresentano molto frequentemente dei reperti occasionali in corso di artroscopia ma molto spesso sono causa di inabilità funzionale anche grave.
 
Possono essere trattate in artroscopia in vari modi.
Questa tecnica permette di vedere all’interno dell’articolazione grazie ad un sistema di ottiche e telecamere che trasferiscono l’immagine su un monitor.
Una piccola incisione provoca meno dolore e permette un recupero più rapido e i tempi di degenza sono ridottissimi (un solo giorno); la rieducazione è immediata e, quindi, è possibile riprendere velocemente la vita di tutti i giorni.
 
Le tecniche che permettono il trattamento di queste lesioni sono molteplici: chirurgiche e non chirurgiche.
Queste ultime prevedono l’infiltrazione di acido jaluronico o di fattori di crescita (PRP).
Quelle chirurgiche possono essere riparative (condroabrasione, shaving condrale e lavaggio articolare, microperforazioni, microfratture) oppure ricostruttive (mosaicoplastica, innesto di condrociti autologhi, autotrapianto, tecnologie emergenti).
Quando però il danno è già molto grave bisogna ricorrere ad interventi più invasivi.

Le osteotomie
L’osteotomia è una tecnica chirurgica sicuramente più invasiva di quella artroscopica che ha lo scopo di scaricare la cartilagine malata e di togliere o ridurre il dolore modificando l’asse di carico senza toccare l’articolazione ma intervenendo o sul femore o sulla tibia.
Qualora la condizione della cartilagine sia ormai compromessa e nessun intervento riparativo sia possibile si dovrà ricorrere all’intervento di sostituzione protesica.

Le protesi
Quando la funzionalità articolare diventa limitata, prima dal dolore poi dagli ostacoli di natura meccanica (dovuti a frammenti cartilaginei che si liberano in articolazione) che impediscono lo svolgimento delle normali attività o rendere difficili anche le abituali funzioni della vita di relazione, è giunto il momento di pensare all’impianto di una protesi di ginocchio.
 
Se solo un compartimento del ginocchio è malato mentre gli altri sono integri verrà presa in considerazione l’ipotesi di impianto di una protesi monocompartimentale, cioè una piccola protesi che riveste solo la parte usurata, non tutto il ginocchio. L’incisione chirurgica è molto più piccola, la perdita di sangue scarsa e la ripresa del cammino molto più rapida.
 
Qualora però tutti e tre i compartimenti del ginocchio siano gravemente compromessi allora non esiste alcun modo di curare l’articolazione degenerata che dovrà essere sostituita da una artificiale.
L’intervento prevede la rimozione delle cartilagini degenerate e la loro sostituzione con una protesi artificiale che verrà cementata all’osso. L’intervento in mani esperte dura circa un’ora, la perdita di sangue è scarsa e le tecnologie emergenti consentono di impiantare protesi sicure e durature nel tempo.

Tutti gli interventi possono essere fatti in anestesia spinale selettiva.

Dr. Fabio Filippini
Direttore U.O. Ortopedia-Traumatologia
Ospedale di Gavardo
Azienda Osp. Desenzano del Garda
 

 

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