La via Francigena di Angiolino: resoconto della 1° settimana
Il resoconto della prima parte di un lungo viaggio fatto dai volontari del C.A.I che li porta in terre lontane per grandi obiettivi
I Volontari del “Sentiero di Cinzia” del C.A.I. Gavardo sono partiti alle ore 6 di lunedì 8 settembre da Piazza San Pietro in Roma, destinazione Santa Maria di Leuca dove i Crociati si imbarcavano per la Terra Santa. Li attendono quasi mille chilometri, suddivisi in 40 tappe, nella quali trasporteranno con la joëlette sei disabili, uno per settimana. L’encomiabile Salvatore Labianca, pugliese, già stimato segretario comunale, ha provveduto alla definizione delle location sulla base degli appunti di Angiolino, indimenticato past president del Club Alpino gavardese.
Ad inaugurare il viaggio sulla joëlette non poteva che essere la decana dei “trasportati”, ovvero Vanessa Gabusi, originaria delle Pertiche, di cervello fine, arguta e determinata. Ad accompagnarla, dieci Volontari che si sobbarcheranno l’intero percorso. Sette sono reduci dal Cammino di Santiago del 2019: Adriano Prunetti, detto “pisolo” per le grandi dormite notturne e pomeridiane; Angelo Pedrotti “eolo”, re dei vènti; Giorgio Arrighi “brontolo”, per il suo stato di perenne agitazione; Paolo Vincenzi “russolo”, per un fastidioso disturbo notturno; Paolo Frugoni “svegliolo”, perché tenuto desto di notte da russolo; Lorenzo Sanna “il pastore sardo”, perché originario del nuorese; Giuseppe Ditto “il lavandaio” per la sua fobia della pulizia.
Ai veterani si sono aggiunti in questa edizione: Gianni Cama “il vate”, perché nato e cresciuto nella foresteria del Vittoriale di Gabriele D’Annunzio; Edoardo Maioli “gongolo”, per la sua manifesta paciosità e golosità; Salvatore Labianca “dotto”, perché persona di vasta cultura e profonda preparazione.
Infine, non possono essere dimenticati gli addetti ai trasporti e alla logistica: Aldo “il cardinale” per le sue presunte frequentazioni vaticane; Ceserino “l’ammiraglio” per i suoi trascorsi marinareschi e, dulcis in fundo, Dorina “l’avisina” perché segretaria-infermiera per lunghi anni dell’Associazione donatori di sangue.
Le tappe della prima settimana sono state le seguenti:
Roma – Castel Gandolfo (26 km)
Castel Gandolfo – Lago Giulianello (28 km)
Lago Giulianello – Sermoneta (29 km)
Sermoneta – Priverno (25 km)
Priverno – Terracina (28 km)
Terracina – Fondi (22 km)
Fondi – Gaeta (27 km)
Centottantacinque chilometri, di cui le prime tre tappe assai impegnative sia per la lunghezza del percorso che per il dislivello, su e giù per i Colli Albani e le propaggini dei Monti Lepini, attraversando borghi medievali e rinascimentali di incontaminata bellezza, da Castel Gandolfo, sede estiva dei Papi, a Nemi, Velletri, Cori, Sermoneta, fino all’Abbazia di Fossanova, dove San Tommaso d’Aquino trascorse i suoi ultimi giorni. Sul Lago Giulianello i nostri amici hanno dormito in un campeggio, con una cena a base di prodotti locali dell’Associazione Asbuc che coltiva terreni acquisiti come diritti civili. Uno dei piatti assaporati era la pasta e fagioli.
I Volontari davanti al palazzo papale a Castel Gandolfo
Le malelingue dicono che al mattino alcune tende vagassero a mezza altezza, al pari delle mongolfiere. Dopo Terracina, assaporata l’acqua del Mar Tirreno, il Cammino è proseguito sull’interno e, camminando sul basolato dell’Appia Antica, i Volontari sono arrivati a Fondi, al monastero sul monte San Biagio, gestito dalla comunità Libera di don Ciotti.
Un poco di refrigerio ai piedi nel mare di Terracina
Il giorno successivo hanno raggiunto nuovamente il mare, quello di Gaeta, scollinando gli Aurunci ed attraversando il Parco regionale Riviera di Ulisse. Nelle acque care a Virgilio e Dante, ad imperatori e senatori romani, un bagno ristoratore per i nostri “consoli” bresciani non poteva mancare! Così come non sono potuti mancare gli “assaggi” di pettola e ceci, scialatielli al basilico, abbuoti arrosto, olive di Gaeta, innaffiati da un buon “cecubo”, vino amato da Tiberio, quando soggiornava nella sua villa di Sperlonga.
Nel Parco della Riviera di Ulisse, in lontananza il mare di Gaeta
La prima settimana è trascorsa e oggi, domenica, è il giorno destinato ai cambi. A Vanessa subentra la bergamasca Chiara, accompagnata dalle due pals Priscilla e Patrizia. Finalmente un po’ di quote rosa in arrivo!
Dai, forza ragazzi che mancano solo cinque settimane!