Giovedì, 30 ottobre 2025


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giovedì, 30 ottobre 2025 Aggiornato alle 07:05Eco del Perlasca

Commemorazione della Brigata “Giacomo Perlasca”

di Diana Bara

Domenica 12 ottobre, a Barbaine di Livemmo, si è svolta la tradizionale commemorazione in onore dei caduti della Brigata "Giacomo Perlasca", un appuntamento annuale che unisce istituzioni, cittadini e studenti nel ricordo di coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà e la democrazia del nostro Paese

 

 

Anche quest’anno la nostra scuola, che porta nel proprio nome la memoria del fondatore delle Fiamme Verdi, ha preso parte alla cerimonia con una delegazione di studenti, accompagnati dalle docenti Greta Mihaela Cozma e Katiuscia Stio, per rendere omaggio ai valori di coraggio, sacrificio e speranza.

 

La mattinata è iniziata con un momento di profonda emozione presso il monumento dei caduti di Livemmo, dove si è tenuta la prima parte della commemorazione.

 

Numerosi sindaci della Valle Sabbia e di altri comuni hanno presenziato alla cerimonia insieme al Presidente Roberto Tagliani dell’Associazione Nazionale Fiamme Verdi.

 

A rendere il momento ancora più solenne è stata la presenza della banda “San Gottardo” di Barghe, che ha eseguito brani simbolici come “Il Piave”, “L’Inno d’Italia” e molte altre melodie, creando un’atmosfera di commozione e rispetto.

 

Nella seconda parte della mattinata, la delegazione si è poi spostata nella zona dove si trovano i cippi commemorativi, ciascuno dei quali aveva inciso i nomi di coloro che hanno perso la vita per la libertà.

 

In questo contesto particolarmente toccante, Leyla Jabnoun, ex studentessa del nostro istituto e pronipote di un partigiano, ha tenuto un discorso profondo e sentito

Le sue parole hanno invitato tutti a riflettere su quanto spesso diamo per scontato le piccole certezze quotidiane, come avere un piatto caldo sempre a disposizione, dimenticando che un tempo anche una semplice zuppa rappresentava un momento prezioso di condivisione e di speranza.

 

Subito dopo, ha preso la parola l’ex vicepreside Antonella Ali, che ha offerto un intenso intervento sul valore della memoria e sulla necessità di preservarla

Le sue parole hanno fatto comprendere quanto sia importante conoscere la storia, farla vivere e tramandarla, perché la libertà di oggi è il risultato delle scelte e dei sacrifici di chi ci ha preceduto.

 

Una parte del suo discorso ha colpito in modo particolare tutti i presenti, quando ha citato una frase di Giuseppe Ungaretti:
“Le persone che erano prima di noi hanno smesso di vedere per permettere a noi di vedere.”

 

Una citazione che racchiude l’essenza della giornata: la consapevolezza che la nostra libertà, le nostre opportunità e la nostra pace sono un dono costruito sul sacrificio di altri, che il modo migliore per onorarli è non dimenticare mai.

 

La cerimonia si è conclusa intorno alle 13:00, dopo una mattinata intensa e ricca di emozioni. Tutti i presenti sono tornati a casa con un messaggio forte: la libertà e la memoria non sono concetti astratti, ma responsabilità quotidiane che ognuno di noi deve continuare a coltivare.

 

Un grazie sentito va a chi ha reso possibile questa giornata di ricordo, che ogni anno rinnova una coesione tra passato, presente e futuro, affinché il sacrificio dei caduti della Brigata "Giacomo Perlasca" continui a vivere nelle nuove generazioni.

 

Diana Bara 5B SSAS

 

© Riproduzione riservata

 

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