I territori di montagna, si sa, non fanno di certo invidia ai grandi centri urbani in quanto a servizi. Non tutto è reperibile in alta quota, in quei piccoli paesi delle aree interne, spesso marginali e afflitti da una carenza cronica che continua ad autoalimentarsi. Le persone se ne vanno proprio perché i servizi mancano — e così il serpente finisce per mordersi la coda. A peggiorare la situazione, le ferite ancora aperte lasciate dal Covid, che hanno inciso profondamente sull’economia locale, soprattutto quella di montagna.

Per spezzare questo circolo vizioso, negli ultimi anni sono stati introdotti vari strumenti di supporto, tra cui il Fondo statale di sostegno alle attività economiche artigianali e commerciali, di cui anche il Comune di Bagolino ha già beneficiato e che utilizzerà nuovamente quest’anno. L’obiettivo è aiutare piccole attività di vicinato, bar, ristoranti e strutture ricettive del territorio, così da rafforzare la coesione sociale e mantenere vivi i servizi essenziali.

Per il 2025 sono stati stanziati circa 40 mila euro, che permetteranno alle imprese di presentare domanda per un contributo a fondo perduto. Possono richiederlo solo le attività in regola con i pagamenti, iscritte al Registro delle Imprese e in possesso di una SCIA valida.
Le spese ammissibili — sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 30 settembre 2025 — riguardano l’acquisto di macchinari, impianti, vetrine, opere edilizie, innovazioni tecnologiche o sistemi di sicurezza. Il rimborso potrà coprire fino al 60% delle spese documentate, per un massimo di 3.000 euro.

C’è tempo fino al 17 novembre per presentare la domanda. Il modulo e tutte le informazioni sono disponibili sul sito del Comune di Bagolino.