Giovedì, 16 ottobre 2025


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giovedì, 16 ottobre 2025 Aggiornato alle 10:16Lettere

«Paghiamo e veniamo penalizzati»: la protesta di una mamma contro Arriva

di Cinzia Gottardi

Dopo le dichiarazioni entusiaste degli amministratori valsabbini sui trasporti, una madre denuncia gravi disservizi, multe ingiuste e mancanza di equità per chi paga regolarmente gli abbonamenti

 

Buongiorno,
sono la mamma di ragazzi che pagano regolarmente l’abbonamento annuale ad Arriva.

 

La cifra che si paga per due ragazzi che frequentano le superiori si aggira attorno ai mille euro, e l’ho pagata anticipatamente avendo sottoscritto abbonamenti annuali.

 

Purtroppo, con Arriva mi sono trovata l’anno scorso e anche quest’anno ad avere esperienze veramente sconcertanti sulle linee Tormini/Idro e Tormini/Salò.

 

L’anno scorso il controllore non ha aspettato che si aprisse l’app a mio figlio — i problemi di connessione a internet possono esistere, purtroppo — e ha iniziato a scrivere la sanzione nonostante il ragazzo avesse chiesto di aspettare un momento per permettere all’app di aprirsi. Quando successivamente ha mostrato l’abbonamento regolare, il controllore ha consegnato ugualmente la sanzione.

 

Il ragazzo, indispettito, ha chiesto spiegazioni. 

Il controllore ha fatto scendere il ragazzo minorenne dal pullman, lasciandolo a piedi e facendolo arrivare a scuola ore dopo, visto che la scuola che frequenta da dove abitiamo noi non è raggiungibile in orario se non da un solo pullman. Ho giustificato il ragazzo a scuola precisandone il motivo.

 

L’iter per contestare questo comportamento è stato lungo: ho dovuto mandare PEC che non sono state considerate e, alla fine, una raccomandata A/R. Potevo fare causa per abbandono di minore, ma mi sono limitata a contestare la sanzione.

 

Quest’anno, per ovviare a questi problemi, ho fatto una copia cartacea plastificata dello screenshot del QR code dell’abbonamento con la fotografia dei ragazzi. 

Questa mattina il problema di connessione lo ha avuto mia figlia, ha mostrato la copia al controllore che, molto solerte, l’ha sanzionata.

 

Quando si è aperta la campagna abbonamenti a settembre, i call center di Arriva mi hanno fatto seguire una procedura sbagliata e non sono stati in grado di darmi risposte corrette per poter usufruire dello sconto della Regione Lombardia per il secondo figlio

Dopo numerose email e telefonate, ho pagato gli abbonamenti interamente, rimettendoci economicamente perché nessuno sapeva dare le risposte corrette.

 

Lo sfogo, scusate, ci sta.

 

Arriva è costantemente in ritardo su taluni percorsi (potete verificarlo dalle assenze e ritardi che la scuola giustifica direttamente).
La maggior parte dei ragazzi ritiene inutile pagare i biglietti o gli abbonamenti, tanto i controllori si accaniscono solo con chi paga regolarmente

Chi paga l’abbonamento viene anche deriso dai compagni, ritenuto “fesso”, e inizio a pensare che abbiano ragione, visti certi comportamenti.

 

Sui pullman non vengono sanzionati i ragazzi che fumano sigarette elettroniche, e le cappe di fumo sono evidenti, ma i controllori stanno alla larga.
Spesso i pullman sono troppo pieni e non si fermano alle fermate, costringendo i genitori a recuperare i figli.

 

Ora mi chiedo:
gli articoli che riportano tanti bei incontri con Arriva e tanti bei soldi per sostenere la mobilità vanno bene, speriamo garantiscano un servizio più fruibile, ma le persone oneste cosa devono fare?

 

Non esiste più logica o razionalità?
Perché gli onesti devono sempre pagare?

 

Una mamma molto arrabbiata
Cinzia Gottardi

 

Nota: Tutto quanto scritto può essere documentato

 


 

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