«Vorrei far presente che non sempre la realtà rispecchia quanto descritto»
Un lettore di Sabbio Chiese, dopo l'articolo uscito sabato 1° novembre, lamenta l’abbandono delle aree pubbliche e la mancata risposta del Comune alle segnalazioni
Buongiorno Direttore,
in risposta all'articolo di sabato 1° novembre dedicato al decoro urbano di Sabbio Chiese, vorrei far presente che non sempre la realtà rispecchia quanto descritto. Concordo pienamente con quanto detto dal primo cittadino sull'abbandono di deiezioni canine e rifiuti: in una società civilizzata tali pratiche non sono tollerabili, ma sulla parte del verde urbano non posso rimanere in silenzio.
Abito con la mia famiglia a Sabbio da oltre 15 anni, in una zona piena di verde e di bambini, dove fortunatamente si gioca ancora in strada come una volta, saltando da parcheggi ad aiuole e da lì nei piccoli pezzi di prato ai bordi dell'asfalto. Ecco, sono proprio queste aree pubbliche che risultano da sempre letteralmente abbandonate dal Comune e il decoro urbano dipende esclusivamente dalla cura dei cittadini che abitano in questa zona, i quali puliscono i parcheggi dalle erbacce, riempiono le aiuole di fiori, levano i rovi e sfalciano centinaia di metri quadrati con le proprie tasche e il proprio tempo ai lati delle vie.
“Ma perché non chiedete al Comune?”, vi starete sicuramente chiedendo... Perché in 15 anni si è arrivati, spiacevolmente, più volte a mail pesanti richiamando l'attenzione sia del sindaco sia dell'Ufficio Tecnico, e ci siamo purtroppo rassegnati, perché ogni primavera/estate la cosa si ripete; anche interpellando direttamente per strada gli operatori comunali, ci viene risposto che hanno altri compiti, che riferiscono o che tali aree verdi sono di competenza del collega.
Nessuno vuol essere polemico, ma l'articolo precedente ci chiama direttamente in causa e la nostra realtà è quella appena descritta: paghiamo le tasse come gli altri e, come tali, vorremmo essere trattati, anche in termini di decoro urbano.
Guido Gabusi








