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lunedì, 21 settembre 2015 Aggiornato alle 15:50Penne nere

Raduno alpino di San Maurizio, tradizione rispettata

di Aldo Pasquazzo
Numerose anche dal Bresciano, Veronese, Giudicarie-Rendena le Penne nere che hanno partecipato domenica a Storo all’annuale raduno alpino di San Maurizio

Ieri a Storo all’annuale raduno alpino di San Maurizio  le rappresentanze erano oltre una trentina. Dalle  zone di Verona, Brescia e Giudicarie-Rendena le penne nere erano  diverse centinaia e più.

All’omelia  il cappellano militare padre Giorgio Valentini ha parlato  “di valori e sacrifici, auspicando che il sangue versato da tante giovani vittime nel corso delle varie guerre non abbia a ripetersi.”

Il frate ha ricordato ancora quanti giovani persero allora la vita, gente che non è più tornata alle loro famiglie. Poi di nuovo: “Forse mai come in questa occasione e soprattutto in questo momento percepiamo  la validità e la necessità di stare insieme”.

Il Gruppo Ana di Storo conta oltre 200 tesserati e in Giudicarie è il secondo – dopo Spiazzo - a vantare una rappresentanza tanto elevata. Non c’è manifestazione o adunata dove l’alfiere Elio Scarpari, Lucio Giacomolli e Salvatore Pasi  assieme al capo gruppo Mauro Zocchi non risultino in prima fila.

Il paese da giorni è tutto un tricolore. Ogni balconata ha sul davanzale una bandiera.  Nella zona delle Piane, la Cappella di San Maurizio risultava tirata a lucido. È lì che il raduno si è concentrato per assolvere la parte religiosa. Deposizione corona e deposizione corona avvengono invece a ridosso del municipio  ( tradizionale salotto di paese) dove ci sono le lapidi e il monumento ai Caduti. A fare  colore e  coreografia  non solo la banda sociale di Storo  ma anche il coro Ana di Praso e Daone, le cui note e musica rendono ancora più bella la manifestazione.

La maggiore istituzione cittadina era ben rappresentata. Dal sindaco Luca Turinelli alla sua vice Loretta Cavalli. Poi gli assessori Stefania Giacometti e Stefano Poletti, il presidente del consiglio comunale Angelo Rasi e la sua vice Ersilia Ghezzi. Quest’ultima a dire il vero si è soffermata  con alpini e famigliari al seguito sino a pomeriggio inoltrato.

Il sindaco, a funzione religiosa conclusa, ha preso la parola: è tornato indietro con gli anni, quando da bambino seguiva il compianto nonno materno Marino Zontini, allora capogruppo di Storo,  nel corso delle varie incombenze, tesseramento compreso. L’avvocato ricorda la tradizione settembrina il cui appuntamento è e resta un modo con il quale ricompattarsi e sentirsi alpini.  Turinelli ha aggiunto e concluso: “ Nelle circostanze belle e non i nostri alpini – come anche  gli amici vigili del fuoco – non solo ci sono, ma trasmettono vicinanza, attaccamento e sicurezza alla   propria gente”.

I consiglieri sezionali di zona Domenico Ferrari e Dario Pellizzari  in occasioni come  queste non mancano mai. Nella circostanza  hanno invitato i presenti ad essere vicini  al numero uno provinciale reduce da un intervento chirurgico. “A Maurizio Pinamonti - parole loro -  un auspicio affinché proprio in concomitanza del raduno di San Maurizio  abbia  al più presto a riprendere  il suo posto”.
Nel pomeriggio ancora concerti e alle 19,30 degustazione di polente e più tardi  - sempre nella medesima piazza -  musica dal vivo con Isabel, Moreno e Mirko.

 

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