Raduno alpino di San Maurizio, tradizione rispettata
Ieri a Storo all’annuale raduno alpino di San Maurizio le rappresentanze erano oltre una trentina. Dalle zone di Verona, Brescia e Giudicarie-Rendena le penne nere erano diverse centinaia e più.
All’omelia il cappellano militare padre Giorgio Valentini ha parlato “di valori e sacrifici, auspicando che il sangue versato da tante giovani vittime nel corso delle varie guerre non abbia a ripetersi.”
Il frate ha ricordato ancora quanti giovani persero allora la vita, gente che non è più tornata alle loro famiglie. Poi di nuovo: “Forse mai come in questa occasione e soprattutto in questo momento percepiamo la validità e la necessità di stare insieme”.
Il Gruppo Ana di Storo conta oltre 200 tesserati e in Giudicarie è il secondo – dopo Spiazzo - a vantare una rappresentanza tanto elevata. Non c’è manifestazione o adunata dove l’alfiere Elio Scarpari, Lucio Giacomolli e Salvatore Pasi assieme al capo gruppo Mauro Zocchi non risultino in prima fila.
Il paese da giorni è tutto un tricolore. Ogni balconata ha sul davanzale una bandiera. Nella zona delle Piane, la Cappella di San Maurizio risultava tirata a lucido. È lì che il raduno si è concentrato per assolvere la parte religiosa. Deposizione corona e deposizione corona avvengono invece a ridosso del municipio ( tradizionale salotto di paese) dove ci sono le lapidi e il monumento ai Caduti. A fare colore e coreografia non solo la banda sociale di Storo ma anche il coro Ana di Praso e Daone, le cui note e musica rendono ancora più bella la manifestazione.
La maggiore istituzione cittadina era ben rappresentata. Dal sindaco Luca Turinelli alla sua vice Loretta Cavalli. Poi gli assessori Stefania Giacometti e Stefano Poletti, il presidente del consiglio comunale Angelo Rasi e la sua vice Ersilia Ghezzi. Quest’ultima a dire il vero si è soffermata con alpini e famigliari al seguito sino a pomeriggio inoltrato.
Il sindaco, a funzione religiosa conclusa, ha preso la parola: è tornato indietro con gli anni, quando da bambino seguiva il compianto nonno materno Marino Zontini, allora capogruppo di Storo, nel corso delle varie incombenze, tesseramento compreso. L’avvocato ricorda la tradizione settembrina il cui appuntamento è e resta un modo con il quale ricompattarsi e sentirsi alpini. Turinelli ha aggiunto e concluso: “ Nelle circostanze belle e non i nostri alpini – come anche gli amici vigili del fuoco – non solo ci sono, ma trasmettono vicinanza, attaccamento e sicurezza alla propria gente”.
I consiglieri sezionali di zona Domenico Ferrari e Dario Pellizzari in occasioni come queste non mancano mai. Nella circostanza hanno invitato i presenti ad essere vicini al numero uno provinciale reduce da un intervento chirurgico. “A Maurizio Pinamonti - parole loro - un auspicio affinché proprio in concomitanza del raduno di San Maurizio abbia al più presto a riprendere il suo posto”.
Nel pomeriggio ancora concerti e alle 19,30 degustazione di polente e più tardi - sempre nella medesima piazza - musica dal vivo con Isabel, Moreno e Mirko.