Don Tullio Stefani, originario di Treviso Bresciano, maestro, compositore, esecutore e interprete di buona musica se n´è andato mercoledì 8 ottobre all´età di settantacinque anni, cinquanta dei quali spesi a far capire agli allievi - seminaristi, teologi, laici, preti e suore -, che la migliore e più santa celebrazione doveva incominciare e finire col canto corale, che dentro ogni celebrazione doveva esserci la musica, che accanto alla Parola era importante aggiungere la preghiera cantata e intonata.

Don Tullio sarà sepolto nel cimitero di Treviso Bresciano, il paese dove amava ritornare, diceva «per ascoltare il silenzio e vedere le montagne che incontrando il cielo benedicono l´Altissimo».

Don Tullio, nato a Brescia nel 1939, venne ordinato presbitero da monsignor Giacinto Tredici nel 1964. Conoscendo la sua «raffinata musicalità», maturata sotto la guida di monsignor Luigi Berardi, maestro riconosciuto di generazioni di preti, il vescovo lo mandò a Roma a perfezionare gli studi. Tornato a Brescia nel 1967, divenne insegnante di musica nel Seminario Diocesano; questo incarico lo ha mantenuto fino al 2003. Nel 2007, dopo averla aiutata a perfezionare coralità e musicalità, accettò la direzione della Scuola diocesana di musica «Santa Cecilia» e nel 2010 divenne anche presidente della Fondazione diocesana Santa Cecilia finalizzandola all´impegno a favore della diffusione del canto corale e della buona musica.

I funerali, presieduti dal vescovo Luciano Monari, saranno celebrati questa mattina alle 10.30 nella Cattedrale di Brescia. La salma proseguirà poi per Treviso Bresciano nella chiesa di S. Martino dove alle 16 sarà celebrata una Messa.