In mostra l'arte dello spiedo

Dalla semplice asta al girarrosto meccanico, da quello azionato con meccanismi a contrappesi a quello elettrico.

È un percorso lungo la storia dell’arte culinaria dello spiedo quella che si può ammirare presso il Museo dello spiedo inaugurato ieri negli spazi dell’Ecomuseo del Botticino, presso Palazzo Morani-Cantoni a Prevalle.

Le vecchie cucine del settecentesco palazzo prevallese, ora sede del municipio, sono diventate la location della nuova esposizione delle “macchine da spiedo”, una collezione nata inizialmente con alcuni girarrosti donati della famiglia Ferraboli, storici produttori di girarrosti e barbecue prevallesi, e arricchita da nuove “macchine da spiedo” che illustrano l’evolversi di questi girarrosti.

A portare i saluti iniziali e ad illustrare gli obiettivi dell’Ecomuseo il presidente Marco Luppis: “L’Ecomuseo si pone l’obiettivo di valorizzare le peculiarità del territorio ecomuseale, i suoi beni artistici e le sue tradizioni. Fra queste quello dello spiedo bresciano che nella zona della Valle Sabbia vanta una secolare tradizione. Voglio ringraziare le 13 amministrazioni comunali per il costante sostegno al nostro operato”.

Ad illustrare nel dettaglio i diversi tipi di macchine ci ha pensato il curatore del Museo, il prof. Alberto Franzoni, docente di cucina all’Istituto Mantegna di Brescia, studioso di arte della cucina e della convivialità legata all’enogastronomia.

Si parte dal semplice spiedo singolo, di epoca romana, ritrovato nel sito archeologico romano della Pieve di Nuvolento, per giungere al più antico presente in esposizione di epoca rinascimentale, per passare via via lungo i secoli fino ad un primo girarrosto completamente elettrico.

Di particolare fascino quelli meccanici, mossi da meccanismi a contrappesi, caricati a manovella: uno è stato collocato sul vecchio camino della cucina, un altro, invece, proviene probabilmente da un convento del Friuli.

Ogni “macchina da spiedo” è accompagnata da pannelli esplicativi. Uno è dedicato anche allo spiedo De.Co. di Serle, con lo speciale disciplinare che ne garantisce l’autenticità.

Un altro pannello è inoltre dedicato alle numerose De.Co. bresciane con l’indicazione sulla cartina della provincia.

All’inaugurazione è intervenuto il consigliere regionale Floriano Massardi, membro del consiglio dell’Ecomuseo, che si è complimentato con i curatori ed ha ricordato la sua battaglia per consentire di cucinare ancora lo spiedo con gli uccellini, come da tradizione locale.

A fornire la colonna sonora all’evento inaugurale ci ha pensato il quartetto di strumenti a corde di Botticino.

Oggi a Prevalle si svolgerà la prima gara di spiedo, con ben 22 squadre in campo.