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giovedì, 26 ottobre 2006 Aggiornato alle 00:00Caccia

denunciati due bracconieri

di
Sono in tre e sparano a un daino, ma gli agenti forestali del gruppo Antibracconaggio gli sono addosso.
Ne fermano subito uno, l'altro poco dopo, il terzo riesce a dileguarsi.
Padre e figlio finiscono così nei guai.
Due uomini, padre e figlio, sono stati denunciati ieri a Pertica Alta per violazione della legge sull’attività venatoria e detenzione illegale di armi, mentre continuano le ricerche del terzo responsabile sfuggito alla cattura.
Durante un controllo venatorio nell’ambito dell’«Operazione Pettirosso 2006», gli agenti forestali del Nucleo operativo antibracconaggio hanno sorpreso tre persone mentre uccidevano illegalmente un daino di 3-4 anni, in un bosco in località Zovo, nel comune di Pertica Alta.

Gli agenti che hanno assistito all’episodio hanno cercato di fermare i tre uomini, ma due di loro sono riusciti a fuggire mentre il terzo, di appena 21 anni, è stato bloccato.
Vedendosi in trappola, il ragazzo ha brandito un coltello da caccia contro i Forestali, che lo hanno immobilizzato e ammanettato dopo una colluttazione.
Gli agenti hanno poi perquisito una cascina poco distante dal luogo dell’uccisione dell’animale, dove si nascondeva uno dei due uomini sfuggiti alla cattura, successivamente identificato come il padre del ragazzo.

Nella struttura sono stati trovati anche 7 fucili e oltre 2000 cartucce, tra cui alcune di calibro 9mm Flobert, ritenute illegali per la caccia al daino, anche se non è stata rinvenuta l’arma idonea a tali munizioni.

Sia il padre che il figlio sono stati denunciati per violazione della legge sull’attività venatoria, detenzione di armi in luogo diverso da quello denunciato, oltre che per false generalità.
Inoltre, il ragazzo è stato anche denunciato per resistenza aggravata a pubblico ufficiale.
Sono attualmente in corso gli accertamenti per ritrovare l’arma inquisita, oltre che per identificare il terzo bracconiere

da Bresciaoggi