Giovedì, 9 maggio 2024


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domenica, 20 agosto 2023 Aggiornato alle 08:00Blog - Maestro John

Via Quarena come New York

di John Comini
La Via Quarena di un tempo. Auguri a Francesca Taraborelli, gli addii a Rachele Zola vedova Maccarinelli ed a suor Candida, infine vari eventi

Quando dal “grattacielo” andavo a morose della mia attuale moglie, percorrevo via Quarena: era una specie di New York, piena di botteghe e di vita. Vi passavano le processioni per San Rocco, con i vicoli dove venivano esposte statue e immaginette sopra tovaglie ricamate. Vi passava il Giro d’Italia e le sfilate degli alpini e dei bersaglieri, l’estate la gente prendeva il fresco sulle sedie mentre i bambini giocavano a mondo tra le rare auto che passavano.

Ho provato a tracciare le varie botteghe con l’aiuto di molte persone che ringrazio, tra le quali: l’amica Anna Bendotti, Antonio Abastanotti (fonte storica inesauribile), la simpatica Orielda Zilioli e Orazio Valdagni, che lavorando in Comune aveva redatto un meticoloso catalogo delle attività commerciali di Gavardo, utilissimo per uno storico che volesse conoscere la storia economica del paese.
Mi scuso per gli eventuali errori: del resto, ogni bottega ha una sua storia, ogni casa contiene un romanzo familiare.

Va premesso che un tempo si chiamava Via Fratte e vi passava il tram: un incaricato della ferrovia lo precedeva, suonando una campana per avvertire la gente. La prima fermata era situata dove c’è la pesa pubblica, un’altra era sul ponte.
Poi la via venne dedicata a Giovanni Quarena, promotore dello sviluppo dell’energia elettrica nel territorio bresciano e deputato in Parlamento: morì nel 1926, e grazie ai suoi cospicui lasciti (valutati all’epoca in oltre 1.000.000 di lire) verrà istituita un’omonima fondazione, eretta in Ente Morale due anni più tardi, che provvede ancora oggi all’elargizione di borse di studio per gli studenti meritevoli di Gavardo e Bedizzole. A lui è dedicata anche la scuola dell’infanzia.

Nel 1934 la strada fu allargata di 2 metri (da 5 fu portata a 7) mediante una parziale demolizione delle case sul lato verso il Naviglio (togliendo praticamente una stanza a ciascun appartamento) e con ampi sventramenti in corrispondenza della attuale piazza Marconi.

Partiamo dalla Piazza del Comune, sul lato della via che guarda verso il Naviglio.
Il negozio Braga Caccia e Pesca, che faceva angolo con Via Quarena ed esponeva in vetrina canne da pesca, tute mimetiche e fucili da caccia: ora c’è un minimarket gestito da pakistani.
Una stanza del Vezzoni (il figlio era il Rutilio) che faceva da taxista ed era un bravo meccanico per riparare le poche macchine in circolazione.
Vicolo Selvini: all’interno “La casa sull’acqua” dove recentemente l’amica Gabriella Goffi ha creato la meravigliosa mostra “Mentre sono, viaggio visionario”.
Adesso Compro oro, poi affittasi.
Il calzolaio Angelo Cavagnini (detto “Delicatessa”)
Le giornalaie, due sorelle con Elsa Codenotti che vendevano anche i liquori: erano dette “Gösaghe”,poiché provenivano da Gussago (c’era anche un cane, penso gavardese…).
La merceria di Annunciata Bortolotti, dal ‘65 vendeva biancheria intima (ci lavorava la mia cara cognata Mariarosa), poi è subentrata la “Casa del bambino” delle sorelle Boschiroli.

Vicolo Benaglio, dove c’era la Marì pettinatrice che lavorava anche in casa (pettinava anche mia zia Giulia), c’era il Giovanni Comaglio orafo che faceva le casse da orologio
L’abitazione dove abitavano i genitori con la mia coscritta Orielda Zilioli prima di sposare il geometra Mario Gobbini, ora ci abitano il bravo figlio Marco che con Roberta le ha fatto il dono di diventare nonna di Ilaria, una splendida bambina. Per qualche anno c’era l’erboristeria di Aurelia Usardi.
L’oreficeria Emanuela Comaglio (la sorella di Massimo e di Pierangelo, recentemente scomparso): il nonno era orologiaio e fotografo, due figli Aldo e Dante hanno continuato a fare il fotografo e quello più vecchio, Giovanni, ha fatto l’orologiaio. C’è la scritta “laboratorio artigianale Orologi &Gioielli”, ora due botteghe chiuse.
Battista Rizza vendeva frutta verdura ed anche i dolciumi, dal 1931 il latte, poi è subentrata Grandiglia Rizza con latteria (il latte si versava in una bottiglia di vetro) e gelati fatti da lei in modo artigianale con una macchina particolare.

Vicolo Peroline dove
la Rizza aveva un’entrata da cui si accedeva ad un cortile e dove abitavano i Poli (ricordo la cara maestra Dionisia)
La rinomata Pelletteria Scalmana. Vicino Enrica Zane decorava le stoviglie.
La bottega della “Saöla”: Angelo Lazzaroni originariamente vendeva martelli e seghe e costruiva mastelli di legno per lavare (le cosiddette “saöle”), poi Luigi Lazzaroni vendeva frutta e verdura e quando ha cessato col negozio ha lavorato con i fratelli Cavagnini per costruire le carriole
Gli idraulici Ismaele Giacobinelli detto “èl Gipù” ed il figlio Giuseppe: Ismaele era idraulico e chitarrista nell’orchestra di Umberto Re prima e dopo la guerra; era cugino del Generale Giacobinelli. Il figlio giocava a pallone con mio fratello Dino ed ora abita a Salò. Adesso c’è il negozio di parrucchiera di Nadia Massolini, mamma della cara principessa Chiara.

Vicolo Beveraggio che porta, passando su un antico ponte di pietra posto sul Naviglio, al bellissimo Isolo, dove i LEM.3 hanno concluso con successo i
concerti della Magica Estate coordinata dal vicesindaco Ombretta Scalmana. L’Isolo è un luogo che era perduto ed è tornato splendido grazie anche alla cura e custodia degli “Amici dell’Isolo”.
Il negozio Ranesi di frutta e verdura di Albino nel ‘27, poi Maria, quindi Emilio nel ‘55 e infine la cara Gabriella nel ‘79 che ha cessato l’attività il 18 maggio del 2000.
Giuseppe Manenti dal 1916 e poi il figlio Norino tenevano un’esposizione di mobili e gli uffici amministrativi, dopo alcuni passaggi di proprietà (era di una signora di Brescia sorella del Giorgio Bazoli) i locali sono stati trasformati in appartamenti dove ora sono ospitati alcuni extracomunitari.

Vicolo Fiorini (vi sono nati la mitica “zia” Orsolina e alcuni miei parenti: Giovanni, Mariarosa, Andrea, Gabriele, Bruna e Luigi Avanzi.
Il negozio di Domenico Vitton Mea: ferramenta articoli casalinghi dal 1927, poi è subentrata la figlia Vitton Mea Maria Adelis dal ’67.
Vicino il Dante Marchesi, un ex bersagliere della guerra 15/18 che faceva il calzolaio. Il Dante, davanti ad un bicchiere di vino, raccontava d’essere stato commilitone di Benito Mussolini che, rientrati dal fronte a Brescia, gli chiese 10 lire in prestito che il futuro Duce non gli rese mai…

Ai tempi del Quarena la sede della prima Società Elettrica Gavardo, poi Società Elettrica Bresciana e poi la SEB (Società Elettrica Bresciana) ora Enel.
Le abitazioni Lauro, Venturelli e Cavagnini (l’amico interista Nello ci visse fino a 15 anni)
Il negozio di fornelli a gas, radio, televisioni Philips e frigoriferi Fiat di Alfredo Franzini, papà dell’amico Marco: poi si trasferì in via Gosa alla fine degli anni 60, quindi in Africa a fare l’impianto elettrico del primo stabilimento della Philips.
Il primo negozio di Guido Ercole da Cremona, che vendeva radioline (ricordo la cara Lauretta).
Dove ora ci sono le case del Comune, prima c’era la Scuola di Avviamento Professionale.
Il colorificio di Gino Lazzarini che poi si è spostato sull’altro lato della via.
L’ENAL Dopolavoro, gestito alla fine degli anni 60 da Luigi Zanetti papà dell’amico Vittorio. Poi la tipografia del bravo pittore Silvio Venturelli. Al piano superiore mio papà aveva il magazzino delle scarpe, c’era anche un barbiere di nome Romano.
I Chiodi vendevano vanghe e pentole, poi è entrato il Lotto, quindi l’Ufficio di Collocamento gestito dal papà del mio coscritto Marco Simoni.
La bella villa Quarena, il Brolo Bardelloni con la meravigliosa magnolia: accanto alla fontanella la signora Massolini d’estate vendeva le freschissime angurie.  

La pesa pubblica (con la scritta “Peso Pubblico”) gestita dalla signora Viviani, mamma di tre figli: abitavano di fronte sopra la trattoria “Della Rosa” che aveva la scritta “Fermati e qui riposa/ ma se non hai denaro ammira questa rosa”.
Il Consorzio Agrario gestito dal Mario Tonni (papà di Luisa, Liliana e Pierluigi, era stato sindaco a Serle). Ora si trova la Biblioteca con l’Area 63 del Comune di Gavardo dedicata ai Servizi alla Persona.
Il distributore dell’Agip di Sarti Francesco (faceva anche la vulcanizzazione dei copertoni) poi gestito dalla figlia Francesca, poi il Gelsomino Tebaldini, fratello più giovane del Gelsomino che vendeva le scarpe in Piazza De Medici
Le abitazioni della famiglia Mora Sandro ed Enrico, poi il vicolo Naviglio dove abitavano le famiglie Capello, Morandi, Giacobinelli e il Monti e poi l’Amicabile.
E infine ecco il cancello di casa Avanzi, con la cagnolina nera Titti che mi abbaiava e forse mi metteva in guardia: stai attento a non sposarti, eh eh eh!

Sul lato opposto di Via Quarena le case erano costruite sulle ultime propaggini del Monticello, scavando la roccia e creando giardini e orti terrazzati.
Dopo l’abitazione dell’amico Gian Paolo Goffi, con il caro papà Arturo e la sempre in gamba Anna Devoti (ora è con il figlio sacerdote a Rezzato), ecco il leggendario
Albergo Ristorante Braga (licenza del 62, cessata attività nell’85), gestito da Pietro Cenedella che ha sposato una signora francese: vi si svolgevano feste danzanti e banchetti nuziali (lì hanno festeggiato il matrimonio il mio caro cognato Giovanni con Valeria e l’amico Vittorio Zanetti con Ivana Grumi). Poi è divenuto Biblioteca Comunale, adesso all’interno ci sono l’Area Tecnica del Comune e l’auditorium Cecilia Zane: figlia del maestro Angelo Zane e di Rita Ferretti (sorella del mitico ‘monsignùr’),  Cecilia entrò nel Consiglio Comunale nel 1985, fu assessore supplente ai servizi sociali. Aamante della montagna e socia del CAI, Presidente dell’Azione Cattolica, si impegnò nel volontariato: nell’Avis, nell’Oari-Avulss, nel Comitato per la terza Età, nella Caritas. Cecilia è un esempio luminoso per tutti.
Il negozio dei fratelli parrucchieri Enrico (papà di Rina) e Vittorio Torri (detto “Tuino”) che prima era in via Chiesa, ora piazza De Medici, ma aveva avuto la casa ed il negozio distrutti dal bombardamento.

Vicino c’era una stanza dove esponeva l’Ercole elettrodomestici.
Il centralino del telefono con due centraliniste, Ferrari e Tedoldi (faceva da perpetua a don Nando)
La pettinatrice Fiorella Zentilini, mamma di Ketty.
La Farmacia Guido Franchi ex sindaco (ora c’è un’Immobiliare)
Il Sellaio Codurri, nonno del mio amico Deni e papà della cara signora Silvana: davanti alla bottega c’era la scritta: “SELLERIA CODURRI ENRICO FINIMENTI DI LUSSO - DA CARRI E DA CARRETTI”
La sezione del PD.

Il negozio di calzature e pellami di Goffi (nonno del caro Cesare e di Clara, cugini di Ferruccio) con l’insegna “Bue d’Oro”. Ora il negozio di scarpe Bianchini Calzature di Augusto Bianchini, poi sono subentrate la moglie Bruna e la figlia Simonetta sorella di Milena, moglie dell’amico Gian Antonio, corniciaio e grande atleta
Il Centro servizi CAF.

La bottega dei formaggi gestita dai Taraschi (venivano da Mantova)
Il negozio di vernici e pitture di Gino Lazzarini (papà della cara Dory, di Virginia e dell’amico Giusy) con l’abitazione dove mi accoglieva la cara mamma Lisetta.
“Il cortiletto”, bella esposizione di lampadari di Enzo Rizza (saluto il figlio Beppe).
La rinomata forneria delle sorelle Zilioli (dette “Molenerine”): mia moglie vi si recava a prendere il pane, erano anche brave pasticcere e sfornavano ottime brioches con sopra lo zucchero a granuli. Poi è subentrato Luigi Pinelli, successivamente Francesco Cavagnini, che poi ha aperto la pasticceria in via Suor Liliana Rivetta con la cara signora Lucia ed il figlio Basilio.

Lo storico “Casari cicli”: un tempo c’era Edoardo Casari, poi si è spostato sul lato opposto nel ‘49, i figli Giuliano e Danilo sono andati in Piazza Marconi, subentrando al negozio di elettrodomestici di Andrea Amici, infine sono tornati qui, coi figli Odoardo e Marina, il negozio si è specializzato nella vendita, riparazione e manutenzione di cicli sia con le migliori marche sia con accessori e abbigliamento tecnico per ciclisti.

Sale e tabacchi di Franco Brighenti via Fratte, il papà dal 1913, dal 1925 articoli coloniali e di pizzicheria, tabacchi, poi è subentrato Luigi Goffi, ora la Bottega di Ivana tendaggi e abbigliamento donna
Accanto il barbiere Isacco Bertoloni, classe 1897.
L’osteria con cucina Chiarini Enrico licenza del ‘55, è subentrato il figlio Gabriele nel 1972.
Il negozio “Calzature Comini” di mio papà, che vendeva anche cuoio e chiodi, dal 1° maggio del ‘46 in società con Michele Contarelli (molti lo chiamavano “èl Contarèl”) fino al ‘51, nel ‘58 il negozio si trasferisce in Piazza Marconi, con mio fratello Franco e poi mio nipote Stefano.

Sopra abitava la famiglia di Mario Mabellini, che aveva un laboratorio di calzolaio: era figlio di Andrea (il mitico “Dieci), e con la moglie Anita aveva i figli Angelo, Andreina ed Angelita. Mario è una delle persone più buone e gentili che ho conosciuto: direttore della banda Viribus Unitis di Gavardo, di quella di Muscoline e per tanti anni della banda “Nestore Baronchelli” di Sopraponte, ha trasmesso l’arte musicale a centinaia di giovani. Ciao Mario!

Poi il negozio con le casse da morto di Luigi Massolini.
Nel ‘73 il negozio Jeans Comini Pietro e figli.
Accanto il Mario Bertuetti (papà di Tiziana) che costruiva gli spiedi.

Oltre lo scrigno della Chiesa di San Rocco, il Palazzo Bardelloni (uno dei fratelli era generale ed aveva fatto carriera).
I “F.lli Ferretti laterizi” venuti dalla Svizzera.
L’osteria con cucina di Teresa Lacellotti mamma dei fratelli Papa, poi il “Bar Luna Rossa” che ha concluso l’attività nel ‘99
La vendita di batterie per le auto del signor Romano.
La drogheria della Cinini che veniva dalla Bassa Bresciana, la figlia minore Eleonora ha fatto le elementari con mia moglie. All’interno in un cortiletto l’Enrico Mora aveva una piccola fonderia. Poi è subentrata la bottega di alimentari di Margherita Cavalleri e Fabbri Bortolo, attività cessata nel 1989.

Gino Amadori dal ‘52 vendeva attrezzi agricoli, sementi e lavorava il ferro,
Alessandra Agliardi dal ‘55 gestiva un’osteria con cucina con insegna “Al mercato”, quindi Enrico Goffi, Angelo Saccani e poi Attilio, Alessandro Maggiori, Fabrizio Mabellini e Anna Bonizzardi, poi Sandra, ora c’è la “Birreria Dama del Borgo (Birre artigianali & cucina)”.

Il Venturelli vendeva le bici e le macchine Innocenti, è subentrato Giovanni Savoldi, il caro papà dell’amico Alessio, con l’officina e la vendita di bici.
Dove c’era Giuseppe Mabellini che vendeva i vini, ora c’è l’Autoscuola Villa.
L’elenco sarebbe ancora lungo, perché Via Quarena è lunga, giungendo fino al Budellone. Cito solo: la Casa del Comune (vi abitavano gli Anzani) dove adesso c’è la scuola di musica, il Foro Boario dove adesso ci sono la Posta e la Banca Valsabbina. E poi: Mini Market di Federici, papà della Livia, il Centro Moda Oliva, Soliani Arredamenti, Pizzeria Amneris, distributore Shell Ferrari, Calzaturificio di Gavardo (“sàatine”), carrozzeria Andreassi, Tecmor e Fonderie, Fiat Leone, Manelli Luciano Renault, Portesi Valentino, alimentari Tagliani Michele e moglie con prodotti per celiaci, Zucchini Concimi sementi e attrezzi agricoli.

Basta, mi fermo qui. Un tempo, non essendoci la ‘tangenziale’, in certi orari si formavano code di auto fino alla curva del Budellone. Adesso è tutto cambiato, i problemi sono tanti e si spera che il centro storico possa avere una degna riqualificazione.

Oggi compie gli anni Francesca Taraborelli, la bella figlia di Anna ed Antenore. Francesca si è sposata con Loris Losa, una persona che apprezzo molto per il carattere altruista e riflessivo. Abitano a Daone, il bellissimo comune in provincia di Trento. Quest’estate con i genitori di Loris gestiscono il bell’albergo proprio di fronte alla cascata, che nella stagione invernale diventa di ghiaccio, méta di arrampicate. Ho avuto la fortuna di gustare pranzi squisiti (la mamma di Loris è una cuoca eccellente) e di fare belle camminate, con visita alla centrale idroelettrica di Malga Boazzo e alla grandissima diga di Bissina, con uno stupendo lago artificiale. Francesca e Loris hanno due figli favolosi, Marianna e Riccardo, che hanno educato secondo i valori autentici. Fantastici auguri, Franci!

Ci ha lasciati la signora Rachele Zola, che ha vissuto 100 anni: è la mamma dell’amico Enzo Maccarinelli, a lui ed alla famiglia vadano le mie più sincere condoglianze.

È salita in cielo Suor Candida Natalina Soldi. Nata nel 1925 a Gerolanuova (frazione del Comune di Pompiano), nel ‘45 entrò in convento e nel ’55 prese i voti perpetui, felice di entrare fra le Umili Serve del Signore, che considerava davvero come sorelle di una grande famiglia. Suor Candida era una cara donna, sempre dolce ed allegra.
Ha lavorato per 30 anni come cuoca all’Ospedale di Gavardo e per altri 30 presso la Casa San Giuseppe. L’amico Renato Massolini ricorda che quando si andava in mensa diceva: «Mangia mangia che ché el cósta poc!». Quand’era libera si recava nell’orto e coltivava i fiori più belli della Madonna. Amava la musica e soleva dire: “Quando sarò in Paradiso suonerò tutto il giorno”. La Messa è stata celebrata da don Pierluigi Tomasoni (che a settembre si trasferirà a Villa Carcina), accanto a don Italo, don Fabrizio Gobbi, con don Alessandro d’Acunto, don Cesare Polvara, don Dario Guerra, don Francesco Bertuetti, don Luigi Quaranta e don Giorgio ospite della Casa San Giuseppe. Mi sono commosso sentendo che durante l’estrema unzione suor Candida ha detto: “Adesso sono pronta. Il Signore mi stende la mano ed io gli do la mia.” Buona musica in cielo, cara suor Candida! Lì ascolterai le melodie più belle!

Alcuni eventi:
* oggi, domenica, a Lavenone Festa patronale di San Bartolomeo, ore 11.15 Messa Solenne, ore 19.30 Gran Galà di chiusura a tema “Black and white” (Sono graditi l'abbigliamento a tema e la prenotazione) ore 21 Concerto dei Camelia's Lord “Viaggio nel cantautorato d'autore” (prenotare a Tabacchino, Bottega da Cristina, la Bottega dei Vani e Braghi o al 347.7917494 anche WhatsApp), saluto l’amico Guido Assoni che lo scorso giovedì ha recitato nella commedia “Ho deciso di non morire” messa in scena dal Gruppo teatrale di Capovalle
* stamattina a Idro «Corsa per la vita del Lago d'Idro e del Fiume Chiese», premiazioni alle 11.30, a mezzogiorno pasta party per tutti i partecipanti
* oggi a Bagolino nella sala della Pro Loco mostra “Note artistiche”: opere di Bouchra El Maurid, Matteo Cretti, Diana Scalvini e Michela Lombardi (ore 10-12 e 16-19 ingresso libero, ultimo giorno)
* oggi a Turano in Valvestino mostra fotografica “La montagna e i suoi lavori - L’arte del carbonaio Bollone-Bondone” (ore 15-17 nella sala consiliare del Municipio di Valvestino, ultimo giorno)
* a Gavardo al Museo Archeologico Valle Sabbia a Gavardo in piazzetta S. Bernardino mostra archeologica “Sotto lo stesso sole. Europa 2500-1800 a.C.” (fino al 30 settembre)
* a Serle in biblioteca “Il mondo della cava” mostra fotografica sulla vita in cava di generazioni di serlesi (fino al 31 ottobre negli orari della biblioteca) e mostra permanete delle sculture marmoree di Dante Colosio
* a Belprato “Il paese delle case dipinte” spazio espositivo Arté opere in ferro di Francesco Pozzi (ultimo giorno)
* lunedì a Navono di Pertica Alta ore 21 film “Le otto montagne”
* martedì a Salò in Biblioteca incontro per le donne in dolce attesa “Come e perché leggere al pancione” percorso di accompagnamento al parto a cura delle volontarie Nati per leggere e con l’Assistente sanitaria Giulia Franchini
* mercoledì sera a Villanuova s/C nel Cortile della biblioteca (via Chiesa 14) Spettacolo musicale “Viaggio attraverso cantautorato tra Italia e America” con il gruppo Camelia’s Lords per gli amici di Trebeurden
* mercoledì alla Rocca D’Anfo ore 9.30 “Esplorando la Rocca” percorso tematico e laboratorio
* giovedì a Vestone dalle 9 alle 12 apre il Museo del lavoro (ogni giovedì d’agosto, info 3393783978 museodellavor@libero.it)
* a Salò al Salòttino mostra “Pi-Cro in serie” di Pietro Cremonesi (da giovedì a domenica h 10-12 e 16-20)
* giovedì a Odolo dalle 14 alle 18 apre il Museo del Ferro-Fucina di Pamparane (ogni giovedì d’agosto info 0365826321ufficio.segreteria@comune.odolo.bs.it)
* giovedì a Lavenone conclusione della festa patronale: ore 20.30 Messa solenne
* venerdì a Gavardo ore 16.30-17 e 17.30 visite guidate gratuite alla chiesa di San Rocco: info sistemamuseale@cmvs.it (ultimo giorno)
* venerdì a Lucone di Polpenazze “Visite guidate gratuite al sito palafitticolo” a cura del Museo (ogni venerdì fino al 1° settembre)
* venerdì a Idro visita a Santa Maria ad Undas (info sistemamuseale@cmvs.it ultimo giorno)
* venerdì sera a Bedizzole spettacolo “Umore acqueo” con Luca Miotto e Annamaria Melda, scritto da Fiorenzo Savoldi e Luca Miotto, scene realizzate da Mario Bresciani e proposto dalla Federazione del tavolo delle associazioni che amano il fiume Chiese ed il lago d’Idro
* venerdì, sabato e domenica a Gavardo in Piazza Aldo Moro “Hop Hop Street Food”
* sabato a Sabbio Chiese dalle 15.30 alle 18.30 visita al Museo della civiltà contadina e dei mestieri (info e prenotazioni 3397687463, ultimo sabato)
* sabato sera a Soiano in Castello “Tutta colpa del Piero” con Paola Rizzi
* sabato dalle ore 18 a Paitone “Notte bianca” stand gastronomici, live music, artisti di strada, aree bimbi e spettacolo pirotecnico
* domenica al Museo dei Reperti Bellici di Capovalle ore 15 “Vita al fronte, oggetti e strumenti della Grande Guerra” Visita Tematica e Laboratorio (saluto il mio ex compagno di magistrali Michelangelo Lombardi)

Io continuo a pregare per un amico ed un bambino: Madre Elisa Baldo, aiutali!

Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese!                                 
                                                                                                          maestro John
Nelle foto:
1) Via Giovanni Quarena in cartolina
2) Enrico Torri nella bottega di parrucchiere (grazie al nipote Giusy per la foto)
3) Francesca Taraborelli coi figli e mamma Anna in una foto (di papà Antenore) di qualche anno fa
4) Suor Candida (grazie all’amico Renato Massolini)


 

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