La memoria del bombardamento

Il bombardamento di Gavardo è un tragico evento rimasto nella memoria collettiva del paese e la cerimonia commemorativa è sempre un appuntamento molto partecipato.

Anche ieri sera erano tanti gavardesi presenti alla cerimonia di commemorazione del 77° anniversario del bombardamento del 29 gennaio 1945 nel quale morirono 52 persone.

Prima nella chiesa parrocchiale è stata celebrata una solenne messa di suffragio per le vittime, a cui è seguita la cerimonia civile in Piazza de' Medici.

Oltre al sindaco Davide Comaglio, alla giunta e molti consiglieri comunali, erano presenti il presidente della Comunità Montana Giovanmaria Flocchini, i due assessori comunitari Giambattista Guerra e Claudio Ferremi, e il comandante della Polizia locale della Valle Sabbia Fabio Vallini.

Quest'anno l’orazione ufficiale è stata affidata alla professoressa Simonetta Tebaldini, gavardese, dirigente scolastica dell'Itis Castelli di Brescia.

Oltre a ricordare il valore della memoria dei fatti storici e delle vittime della guerra, ha esortato a far tesoro degli insegnamenti della storia: dopo la guerra sono nate le nostre istituzioni democratiche che richiedono l'impegno di tutti per funzionare, con un invito particolare ai giovani a impegnarsi nella vita pubblica.

Questa cerimonia è ritornata con la presenza del pubblico dopo due anni di pandemia (lo scorso anno si svolse con una partecipazione limitata a causa delle restrizioni). Per questo la prof.ssa Tebaldini ha voluto ringraziare chi in questi due anni si è preso cura delle persone, i sanitari ma non solo, anche i volontari di Protezine civile impegnati negli hub vaccinali.

Alla cerimonia, presentata dal professor Angelo d'Acunto, erano presenti i labari e i rappresentanti delle associazioni del paese, ed è stata accompagnata dalle note del Corpo bandistico Viribus Unitis.

Sempre molto toccante la lettura dei nomi delle 52 vittime, seguiti dall’età: vite spezzate dal tragico bombardamento di 77 anni fa.