Domenica, 11 maggio 2025


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sabato, 26 novembre 2022 Aggiornato alle 08:00L'angolo di don Claudio

Un Avvento che ci provoca

di don Claudio Vezzoli
Questa domenica 27 novembre inizia il tempo di Avvento, un periodo che ci prepara al santo Natale

L’Avvento è il tempo e lo spazio per prepararsi al santo Natale, è una occasione da non sprecare salvo volere vivere un Natale che sia solo consumistico e per sua natura ci provoca a vivere una vita cristiana profonda e salutare per l’anima.

Il primo impegno da attuare, forse più difficile, è quello di dare un orientamento secondo il Vangelo alla giornata, e perciò ci aiuta recuperare il senso che dobbiamo imprimere all’intera esistenza, cosicchè non sia vissuta a caso e alla spicciola.

E parallelamente nasce in noi un atteggiamento di gratitudine per la vita ed il tempo che ci viene donato, l’Avvento ci rende consapevoli che noi siamo dei pellegrini in cammino e, come ci ricorda il Vangelo” non sapete in quale giorno il Signore verrà”.

Considerare ogni giorno che viviamo un dono non vuol dire cercare di attuare cose che sono impossibili e superiori alle nostre forze e alle nostre capacità, ma semplicemente coltivare il tempo dell’attesa, come un innamorato che attende e pregusta l’arrivo della innamorata. Per questo è importante riscoprire l’antica tradizione dell’esame di coscienza al termine di ogni giornata, una revisione dell’intera giornata ringraziando delle esperienze positive e valutando quelle cose che debbono essere migliorate o cambiate.

Oggi siamo dominati dalla programmazione degli impegni e dalla valutazione economica delle cose: abbiamo il compito di trovare spazi gratuiti, senza ansia e fretta, per riflettere e pregare, meditare la Parola di Dio. Da questo incontro con Cristo nascono le parole buone da dire ai figli, al collega di lavoro e alla persona che incontriamo sulla strada, nasce il  desiderio di una buona lettura che ci renda ricchi nell’anima, di guardare l’aspetto positivo delle persone e vedere tra le pieghe della giornata tutto il bene che vi si nasconde.

Il cammino dell’Avvento ci stimola a fare delle scelte per superare la mondanità e le chiacchere inutili della vita praticando l’ospitalità che fa crescere la persona, a praticare il silenzio che lasci lo spazio a Dio, a vivere un sano divertimento, lontano da quello confezionato dall’industria, che lascia libera la mente e non imprigiona il cuore.

Il cristiano non ha tempi morti ed insignificanti dovuti all’attesa e dagli spostamenti tra una cosa e l’altra da fare, gli basta anche quando viaggia una preghiera ed una frase del vangelo, imparata a memoria, per riempire la giornata. Questo può avvenire in una corsia di un ospedale, quando sta viaggiando in auto o in autobus, quando sta facendo una camminata.

Tutto questo ci aiuta a non fuggire dalla vita e dagli impegni, ma a dare un significato ed una profondità alla propria vita quotidiana, nella certezza che siamo guidati dalla provvidenza, per vivere in maniera piena senza i surrogati che ogni giorno ci offre la società: riempiono  per qualche istante ma non possono darti la vera gioia che viene da Dio, anche quando siamo in difficoltà.

Perciò buon Avvento a tutti!
                           
don Claudio Vezzoli

 

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