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venerdì, 23 novembre 2018 Aggiornato alle 07:10L'angolo di don Claudio

Avvento, tempo di attesa

di don Claudio Vezzoli
Inizia con l’Avvento l’anno liturgico della chiesa. Un tempo dove durante l’anno veniamo a contatto con il Signore mediante la Parola di Dio. La parola “attesa” è l’atteggiamento al quale ci spinge questo tempo

In opccasione dell'Avvento l’attesa è carica di tensione in quanto ci ricorda il ritorno del Signore alla fine del mondo e al termine della nostra vita.
Una tensione positiva: verso una meta da raggiungere ed anche Dio attende noi, affinché ci apriamo alla vita e all’amore.

Attesa vuol dire anche stare attenti se qualcuno viene, fare attenzione all’attimo che stiamo vivendo e alle persone con le quali siamo in colloquio.
Attesa significa dire che non basto a me stesso. Ci spinge ad uscire da noi stessi verso le persone che amiamo.
Attesa è attendere il Natale.

E’ una parola molto impegnativa: oggi molti non sanno attendere, hanno sempre fretta per tanti motivi e così sono dipendenti da tanti bisogni che legano cuore e vita.
Ma dobbiamo ricordare ad ognuno di noi che non solo attendiamo, ma siamo già attesi: da Dio stesso affinché noi si possa vivere una vita vera, piena.

Nello stesso tempo abbiamo i nostri bei ricordi dell’infanzia: incontri, dolci, luci ecc e tutto questo vuol portarci più in alto, a pensare la nostra vita in maniera diversa e, soprattutto, a far posto al vero senso e significato del Natale: Dio che si fa piccolo.

Il resto conta se c’è l’attesa di questo evento è  mistero.
Lasciamoci pervadere da questa attesa e da questo mistero.

Don Claudio

 

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