Comunicazione passivo aggressiva, come gestirla
“Le parole sono singolarmente la forza più potente a disposizione dell’umanità. Possiamo scegliere di usare questa forza in modo costruttivo con parole di incoraggiamento o in modo distruttivo usando parole di disperazione. Le parole hanno energia e potenza nella loro capacità di aiutare, guarire, ostacolare, ferire, danneggiare, umiliare e renderci umili”. Y. Berg
Recentemente abbiamo parlato dello stile comunicativo passivo aggressivo ma, quali possono essere alcuni consigli utili per poterci rapportare con una persona che riconosciamo utilizzare una comunica-zione passivo aggressiva?
- Utilizzare l’umorismo: parlare attraverso forme umoristiche può, in alcuni casi, aiutare ad attenuare l’aggressività presente nella comunicazione e farci apparire sicuri;
- Mostrarsi disponibili alla risoluzione cooperativa dei problemi: questo atteggiamento può aiutare a far comprendere all’altro che siamo disposti ad ascoltarlo, che per noi anche la sua opinione è im-portante e che non è necessario utilizzare queste forme passivo aggressive per esprimere il proprio punto di vista;
- Cercare di mantenere la calma: in queste situazioni, anche se può essere molto impegnativo, è im-portante mantenere un atteggiamento calmo in quando arrabbiarsi può peggiorare la situazione e ge-nerare un escalation di aggressività reciproca. Se non doveste riuscirci può essere utile allontanarsi dalla situazione e rientrare quando siete più tranquilli. Mantenere la calma ti permetterà di mostrarti come una persona sicura e limiterà ulteriori attacchi (hai frainteso, se troppo emotiva, sei pazza, ti scaldi subito, ecc..);
- Ricompensare quando viene utilizzata una forma di comunicazione o un comportamento più asser-tivo: è importante far notare all’altro che abbiamo apprezzato il suo sforzo e il suo miglioramento;
- Aiuta l’altro a riconoscere che è infastidito e che il suo atteggiamento può avere un’influenza su di te.
- Utilizza sempre un linguaggio in prima persona, che limiti il giudizio verso il comportamento dell’altro (“mi sembra di vedere che sei infastidito per qualcosa, rispondendomi in questo modo pe-rò mi dispiaccio e ho l’impressione tu mi stia rimproverando”);
- Differenzia l’atteggiamento di una persona passivo aggressiva dal tuo valore personale: se in alcuni momenti ti senti ferito, non lasciarti trascinare da emozioni di tristezza ma considera il comportamento dell’altro come una sua difficoltà, un suo bisogno di approvazione e amore, e non come qualcosa che definisca il tuo valore come persona. Non sei tu senza valore;
- Poni dei limiti: definisci quello che non accetti del comportamento dell’altro e agisci delle conse-guenze se l’altro non rispetta il limite imposto. Questo atteggiamento ti porterà a far rispettare i tuoi bisogni, senza rimanere in uno stato di passività ed eccessiva comprensione, e a passare il messag-gio che non tutto è sempre tollerabile;
- Metti per iscritto ruoli, scadenze, obiettivi, compiti condivisi: questo comportamento può essere uti-le per gestire eventuali conflitti che potrebbero scaturire se doveste far notare all’altro che non ha ri-spettato i suoi compiti;
- Rifletti sull’influenza che anche il tuo comportamento può avere nella relazione, prova a metterti nei panni dell’altro osservando come ti saresti comportato tu al suo posto, assicurati che tue espe-rienze passate non ti stiano portando a valutare la situazione in modo distorto;
- Valuta se è necessario allontanarsi completamente dell’altra persona, il tuo benessere viene prima di ogni cosa.
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Dott.ssa Sabina Moro
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