Un rifugio escursionistico sul Piano di Lo

Da “rifugio antincendio” a “rifugio escursionistico”.
E’ la metamorfosi tanto attesa per la struttura voluta e realizzata dagli alpini bionesi negli anni Ottanta del secolo scorso sul Piano di Lo, amena località assai gettonata per le gite fuoriporta del circondario.

Di proprietà comunale, ma ceduto in comodato d’uso gratuito alle Penne nere bionesi “finché il Gruppo esisterà”, il “rifugio antincendio” di Bione sarà oggetto di profonde modifiche.

I lavori, progettati dall’architetto Daniele Bonetti coadiuvato dal collega Lorenzo Simoni, saranno resi possibili soprattutto grazie ad un contributo di quasi centomila euro messo a disposizione dal Gal GardaValsabbia per le “infrastrutture ricettive non alberghiere”, ma ci saranno anche un contributo comunale ed alcune liberalità di privati.
Cominceranno ai primi di ottobre.

Perchè possa essere considerato “rifugio escursionistico” sarà necessario che se ne occupi per almeno tre mesi l’anno un gestore, che verrà selezionato da un apposito bando.
E questa sarà una novità per Bione in quanto gli spazi del “rifugio antincendio” facevano da base logistica per le feste degli alpini, occasionalmente per altri convivi anche privati, ma mai alpini o l’Amministrazione comunale erano riusciti a farlo diventare una struttura ricettiva in grado di soddisfare esigenze di tipo turistico.

Tutte le opere di progetto sono interne ai fabbricati già esistenti e senza aumento delle volumetrie.
È previsto di recuperare spazio per 30 posti a sedere, da affiancare a quelli già abbondantemente disponibili all’esterno e sotto ai porticati.
Verrà sistemata la cucina, verranno realizzati anche i bagni per il personale e quelli a disposizione di due ambienti nei quali ricavare un totale di 10 posti letto.

Il tutto con la massima attenzione nell’eliminare le barriere architettoniche, con la piena accessibilità agli spazi da parte di persone con disabilità motoria.

Il rifugio di Lo si trova al centro di una fitta rete di sentieri.
A piedi, in poche decine di minuti, si possono raggiungere il millenario Eremo di San Vigilio con il suo interessante ciclo di affreschi, il Santuario di San Bernardo memoriale dei caduti bionesi nelle due guerre mondiali, ma anche Parco delle Fucine di Casto, assai frequentato e senza possibilità di pernottamento, recentemente collegato al Piano di Lo da un sentiero ben segnalato.