La magia del presepe vivente
Per il tradizionale presepe, funestato lo scorso anno dall’improvvisa morte del 30enne Albino Melzani, una delle anime dell’organizzazione, colto da infarto la vigilia di Natale, saranno in campo anche stavolta circa 100 figuranti di ogni età.
Ci saranno il falegname, il mugnaio, il pastore, il fabbro, il macellaio, il barbiere, colui che fabbrica zoccoli e il selciatore, le donne che lavano alla fontana, quelle che fanno il sapone, i lavori casalinghi e quelli al telaio, i ricami di stoffe, i giochi antichi dei bambini, l’osteria con gli avventori che giocano alla mura e bevono vino.
Ma non è finita: nell’affresco vivente anche gli animali (galline, conigli, mucche, pecore, capre e cavalli) e oggetti e attrezzi del passato, le lavorazioni della calce e del grano, il mercato ed il carbonaio, le produzioni di burro e formaggio, la farmacia e l’anagrafe del Comune, il cacciatore e l’intagliatore del legno, il calzolaio, il cestaio, la vita sociale in stalla.
A fine percorso verrà offerto vin brulé con panettone. Ma inserite nel viaggio nella civiltà contadina ci saranno anche rappresentazioni di vita religiosa: Anna e Gioacchino, l’Annunciazione, Erode e gli scribi, e la Natività.
Il percorso offrirà mercatini natalizi, di solidarietà (dal Cse di Barghe all’Aias Vallesabbia ed al gruppo «Granello di sabbia» di Calvagese), esibizioni canore (il Coro «Sette torri» di Storo, col Maestro Anselmo Girardini) e musicali (la Filarmonica Conca d’Oro). Si chiuderà poi la sera di domani con lo spiedo su prenotazione all’oratorio. Per la prenotazione, basta rivolgersi al 333 6409464.
m.pas.
Da Bresciaoggi