Giunge alla nona edizione la manifestazione "Cena dei Popoli" in occasione della quale le diverse etnie che coabitano a Odolo si incontrano all'insegna del gusto.
La cultura è cibo, per il corpo e per la mente. In questo senso va letta anche la nona edizione della Cena dei Popoli, fortunata manifestazione odolese proposta in parrocchia dalla “Commissione apertura alla mondialità”.
Verrà ripetuta anche quest’anno e l’appuntamento è per le 20 e 30 di sabato 29 maggio, per la seconda volta nella tensostruttura che sorge nel Centro sportivo odolese di via Praes.
Quanto costa? “Niente”.
Ad offerta libera? “Nemmeno”.
E perché? “Perché don Duilio dice che deve essere per tutti”.
Cucina italiana, marocchina e pakistana soprattutto, che sono le tre etnie più rappresentate nel centro valsabbino, ma anche cibo e quindi cultura da Senegal, Nigeria, Ucraina e Moldavia.
“Tutti insieme a fare festa e a scambiarci sapori, profumi e colori. Così come giorno dopo giorno si scambiano le esperienze i nostri figli o i rispettivi genitori al lavoro - affermano gli organizzatori -. E’ sufficente presentarsi e mettersi in coda come al self-service per assaporare culture diverse che però hanno voglia di dialogare”.
La Cena dei Popoli è una delle iniziative che quest’anno fanno parte della serie “Usciamo all’aperto”, proposta dell’Amministrazione comunale odolese che ha riunito sotto un unico ombrello alcune idee che mirano all’utilizzo in comune degli spazi pubblici, per favorire l’integrazione culturale.
Allo stesso tempo è inserita nel più vasto programma di “Odolo: vivi lo sport” che per questo fine settimana propone una tre giorni di gare e di socialità per rinsaldare anche i valori dello sport, che alla fine sono gli stessi: l’impegno, l’amicizia, il fare insieme qualche cosa, meglio se in un'atmosfera di festa.
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