Giovedì, 17 luglio 2025


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giovedì, 17 luglio 2025 Aggiornato alle 09:02Riconoscimenti

Bagolino borgo tra i più belli d’Italia

di Marisa Viviani

L’inclusione di Bagolino nel novero dei Borghi più Belli d’Italia è motivo di orgoglio per la sua comunità, vanto per la sua storia, merito per l’eredità dei predecessori, assunzione di responsabilità oggi per il prestigioso riconoscimento conferito

 

        

Le glorie di Bagolino tra passato e presente sono innumerevoli: 

 

origini antichissime presumibilmente romane; 

 

storia documentata fin dal sec. XII; presenza di un Archivio Storico Comunale integro e di Statuti della Comunità del 1473 e del 1614 in ristampa anastatica

 

repertorio vastissimo di opere d’arte di pittura, scultura, architettura urbana e religiosa che spaziano dal medioevo, al rinascimento, al barocco fino al ‘900; 

 

presenza di due importanti edifici religiosi, la Chiesa di San Rocco con preziosi affreschi del ‘400, e la Chiesa di S.Giorgio definita Cattedrale della Montagna, terza per grandezza in Provincia di Brescia, con Torre campanaria di 9 campane; un eremo montano, Chiesa dei S.S. Gervasio e Protasio; un’antica icona religiosa, Madonna di San Luca, oggetto di devozione e tradizionali festeggiamenti; 

 

una comunità secolarmente regolata dagli Statuti e saggiamente amministrata dalle vicinie fino al 1797; costituita da una numerosissima popolazione (c.a. 4000 abitanti e 500 fuochi nel 1610, con la proprietà di due forni fusori, due magazzini del vino, cospicue entrate dalla lavorazione del ferro e dai boschi comunali), che giunge a 5295 abitanti nel 1951;

 

un’economia storica floridissima basata sulle risorse ambientali (boschi/legname, pascoli/allevamento bovino e caprino/produzioni casearie, ricchezza di acque), sulla pregiata produzione di ferro;

 

un vastissimo territorio comunale (il più esteso della provincia di Brescia), comprensivo di monti e lago (Lago d’Idro con la Frazione Ponte Caffaro), collocato sulla direttiva di tre valli bresciane (Val Sabbia, Val Trompia, Valle Camonica) e della Valle del Chiese/Valli Giudicarie trentine, storicamente rilevante; 

 

una produzione casearia tipica di eccellenza, il ricercato Formaggio Bagòss, frutto di una esperienza secolare di allevamento bovino, di produzione di latte e di caseificazione;

 

tradizioni radicate di musica, canto, ballo, di liuteria popolare per la produzione di strumenti musicali a corda, originate dalla tradizione secolare del Carnevale (risalente al ‘500);

 

comunità depositaria di una memoria storica indelebile rappresentata dal catastrofico incendio del paese nel 1779, simbolo della resilienza della popolazione superstite e della volontà di ricostituzione della comunità; oggetto ancora oggi, dopo 246 anni, di ricordo rituale e omaggio alle vittime ;

 

presenza di una biblioteca comunale, di un archivio storico, di una vasta produzione di pubblicazioni di storia locale;

 

presenza di un museo etnografico e di una Casa Museo relativi alle tradizioni antiche della vita alpina (ricostruzione di ambienti domestici, raccolta di manufatti tipici delle attività domestiche, artigianali, contadine agro-silvo-pastorali);

 

presenza di numerose associazioni di volontariato di carattere storico culturale (Habitar in sta terra), socio-assistenziale (Rododendro, Ambulanza, Avis), religioso (Oratorio S.Filippo Neri e Circolo Anspi), sportive (Sci Club, Società Sportiva Bagolino ecc.), musicale (Coro di Bagolino, Coro Ciclamino, Coro Beorum, Cantorine, 8 Corde), turistico-promozionali (Pro Loco), ambientali (Protezione Civile, Antincendio Boschivo, Vigili del Fuoco, ecc.);

 

presenza di una casa di riposo accreditata presso la Regione (Casa di Riposo San Giuseppe gestita da Fondazione Beata Lucia Versa Dalumi);

 

presenza di numerose attività commerciali, artigianali, professionali;

 

e non ultimo un sito geologico di interesse mondiale, il Sito Geologico di Romanterra, riconosciuto dalla Commissione Internazionale di Stratigrafia con l’assegnazione del Chiodo d'Oro (quello di Bagolino è tra i 10 presenti in Italia e tra gli 80 presenti in tutto il mondo); oltre alla presenza di un fossile autoctono denominato Kellnerites bagolinensis. 

 

 

Un patrimonio storico, culturale, artistico, ambientale, produttivo, sociale e umano sorprendente e non ancora del tutto studiato e analizzato, foriero di nuove possibili scoperte e interpretazioni che possono sempre emergere dalla complessità della civiltà umana e dalla natura: certamente il requisito essenziale per la legittimazione di Bagolino a Borgo tra i Più Belli d’Italia.

 

La cerimonia ufficiale di consegna della Bandiera dei Borghi, delle certificazioni, della cartellonistica, del logo da apporre ai documenti e ai vari carteggi comunali, è avvenuta Sabato 12 Luglio 2025, alla presenza della sindaca Claudia Carè, della amministrazione comunale e di varie autorità, e con la partecipazione della cittadinanza e di molti turisti.

 

Particolarmente indicativo il discorso del presidente della associazione dei Borghi, Fiorello Primi, che ha messo in evidenza con chiarezza lo scopo primo dell’associazione, che è la tutela e il sostegno dei territori attraverso la valorizzazione dei luoghi, rappresentati da piccoli borghi dotati di preziosi patrimoni storici e artistici, ma carenti o privi di risorse per i servizi alla popolazione, se non soggetti a spopolamento e degrado: “Dar valore ai Borghi per mantenere i servizi indispensabili alla popolazione residente” , questo dunque il principio fondante della associazione. 

 

Il presidente Fiorello Primi ha posto anche l’accento sulla responsabilità nazionale assunta dall’associazione promuovendo questa procedura dei Borghi, la quale chiama a raccolta tutti sindaci e le comunità riconosciute nella condivisione della responsabilità verso tutti gli altri Borghi di onorare l’immagine della bellezza che essi rappresentano nel mondo.

 

Ed è questo infatti il punto nodale del riconoscimento di Borgo tra i Più Belli d’Italia: l’assunzione di responsabilità per il nuovo status, che coinvolge non soltanto l’amministrazione comunale ma l’intera comunità. 

 

Tutelare e mantenere il prezioso patrimonio lasciato dai predecessori, trasmetterne il valore culturale alle nuove generazioni, sviluppare un turismo sostenibile utile all’economia e al benessere della popolazione oltre che al gradimento dei visitatori: sono i temi da affrontare in un progetto complessivo di sviluppo del paese, che mobiliti tutta la comunità sugli obiettivi da conseguire, per rispettare lo status acquisito e realizzare le aspettative di miglioramento della qualità della vita nel Borgo per le positive ricadute economiche derivate dal turismo.

 

Non è da sottovalutare quindi, o differire nel tempo, il problema di una sovraesposizione mediatica conseguente al titolo di Borgo tra i Più Belli d’Italia: va affrontato subito, vedasi i casi sempre più frequenti e spesso drammatici di iperturismo che si stanno verificando in Italia e nel mondo.

 

Ne abbiamo un esempio dietro l’angolo di casa, sul Lago di Garda: 18 milioni di turisti su una popolazione residente di 190.00 abitanti! 

 

Fatte le debite proporzioni, anche il nostro Borgo non può chiamarsi fuori da eventualità similari, portatrici di disagi, insofferenza, conflittualità. (A questo proposito molto utile la lettura dell’articolo pubblicato da Vallesabbianews il 13 Luglio 2025 dal titolo “Iperturismo sul Garda: Legambiente chiede un cambio di rotta” di Djibril Bance – vi sono elencate 10 proposte per contrastare il fenomeno dell’overtourism).

 

Grandi onori quindi per il titolo ricevuto; e grandi oneri di conseguenza per rispettarli, ma affrontandoli con calma e fermezza, imparando dalla tenacia di quegli antichi che seppero costruire una comunità ben organizzata e attenta ai bisogni della sua popolazione: un giro tra le pagine degli antichi statuti sarebbe salutare in tempi controversi come i nostri.

 

Nelle foto di Luciano Saia: 

  • - La consegna della Bandiera dei Borghi Più Belli d'Italia, con la sindaca Claudia Carè circonadata dalle autorità partecipanti 
  • - Uno squarcio della piazza affollata durante la cerimonia di consegna della Bandiera (Bagolino, 12 luglio 2025)
     


 


 

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