Caso Almasri, Pd Valsabbia: «Serve maggiore trasparenza»
In risposta alla lettera di Marco Morandi, dice la sua il coordinamento del Partito Democratico della Valle Sabbia
Gentile Direttore,
Le scriviamo in merito alla lettera inviata al suo giornale dal sig. Marco Morandi sulla nota e controversa vicenda di Almasri, cittadino libico arrestato in Italia su mandato della Corte Penale Internazionale, poi rapidamente rimpatriato con un volo di Stato su iniziativa del governo italiano e accolto con trionfo al suo rientro a Tripoli.
Secondo Morandi, l’episodio rappresenterebbe un “trappolone” orchestrato dalla Corte Penale Internazionale – o da altri soggetti – ai danni dell’Italia, strumentalizzato dalle opposizioni per mere finalità polemiche.
Il suo commento in calce alla lettera, gentile Direttore, già chiarisce molte cose. Tuttavia, essendo stati anche chiamati in causa, desideriamo condividere qui una nostra breve riflessione.
Oltre alla gravità dell’episodio in sé e alla violazione degli impegni assunti dall’Italia aderendo alla Corte Penale Internazionale, colpisce il modo in cui, ancora una volta, il nostro governo tratta i cittadini come persone immature, incapaci di affrontare la verità nuda e cruda. Ne è derivato il poco decoroso scaricabarile delle ultime settimane, accompagnato da almeno tre versioni differenti fornite dai membri del governo nell’arco di poche ore, quando si sono trovati costretti a riferire sulla vicenda.
La realtà, con ogni probabilità, è che Almasri sia stato liberato e rimpatriato per evitare tensioni con il regime libico e il rischio che i suoi sodali riprendessero a usare gli sbarchi come arma di pressione. Decisioni che, con una buona dose di cinismo, si sarebbero forse potute spiegare con maggiore trasparenza. Sarebbe stato però necessario aprire una riflessione più ampia sulla logica del ricatto che nasce da rapporti ambigui e malsani, coltivati e tuttora alimentati dal nostro Paese con alcuni regimi dittatoriali o, come si dice oggi, “illiberali”.
In questo contesto, prendiamo atto degli encomiabili sforzi dei rappresentanti della destra nel tutelare i diritti di un cittadino extracomunitario. Ci auguriamo che questo atteggiamento di apertura e questo senso di giustizia rappresentino un segnale di cambiamento più ampio, che porti a una maggiore attenzione verso le condizioni di chi arriva nel nostro Paese alla ricerca di una vita più giusta e dignitosa.
Ma, evidentemente, anche questa volta i cittadini italiani non sono considerati, dal nostro governo, meritevoli di conoscere i fatti per come si sono svolti; ed a loro tocca, una volta di più, provare ad immaginarseli.
Cordialmente,
Partito Democratico – Valle Sabbia