Il mercato dell’energia: indici prezzi e dinamiche
Gli indici di riferimento del costo della materia prima per le offerte di gas e luce sono utilizzati per determinare il prezzo che i consumatori pagano per l'energia elettrica e il gas. Come districarsi fra le varie sigle
Gli indici di riferimento del costo della materia prima per le offerte di gas e luce sono utilizzati per determinare il prezzo che i consumatori pagano per l'energia elettrica e il gas e sono una delle due variabili principali utilizzati nelle offerte per l’Energia Elettrica ed il Gas domestico nel mercato libero.
Sebbene entrambi i settori siano legati al mercato energetico, ci sono alcune differenze significative tra i due.
1. Indice di Riferimento per l'Energia Elettrica (luce)
L'energia elettrica ha un prezzo che dipende da diversi fattori, tra cui la produzione, la distribuzione e le politiche di approvvigionamento energetico (come le energie rinnovabili e i costi delle fonti fossili). Gli indici di riferimento per l'energia elettrica si basano principalmente sui seguenti elementi:
PUN (Prezzo Unico Nazionale): Questo è l'indice di riferimento principale per il prezzo dell'energia elettrica sul mercato all'ingrosso italiano. Il PUN è un valore che rappresenta il prezzo medio dell'elettricità per ogni ora in cui viene scambiata sul mercato. Esso riflette il costo effettivo dell'energia prodotta, che varia in base alla domanda e all'offerta.
Mercato all'ingrosso dell'energia: Il costo della materia prima per l'elettricità può anche dipendere dai contratti a termine che gli operatori stipulano, e dai costi legati alle tecnologie di produzione (rinnovabili vs. termoelettriche).
2. Indice di Riferimento per il Gas
Il gas naturale ha un mercato separato e un indice di riferimento differente, che riflette i costi di estrazione, trasporto e distribuzione del gas. Gli indici di riferimento per il gas naturale possono includere:
TTF (Title Transfer Facility): È uno degli indici più utilizzati in Europa per il mercato del gas. Questo indice si riferisce al mercato all'ingrosso del gas naturale in Europa e rappresenta il prezzo del gas scambiato sul mercato olandese, che è uno dei principali hub di scambio di gas in Europa. Il TTF è influenzato da fattori globali, come la domanda di gas, le scorte, la geopolitica e le condizioni climatiche.
Indici nazionali (come PSV in Italia): In Italia, oltre al TTF, si utilizza anche l'indice PSV (Punto di Scambio Virtuale), che è il principale punto di riferimento per il prezzo del gas sul mercato all'ingrosso italiano.
Differenze tra gli Indici di Riferimento per Gas e Luce:
Mercato: Il gas è un bene che viene principalmente trasportato tramite gasdotti (anche da fonti estere), mentre l'energia elettrica dipende da una rete di distribuzione di energia elettrica che è più "locale" e legata alla produzione nelle diverse centrali (rinnovabili, termoelettriche, idroelettriche).
Fattori di Influenza: Il prezzo dell'elettricità è fortemente influenzato dal mix di fonti energetiche (per esempio, le fonti rinnovabili tendono a ridurre i costi), mentre il gas naturale è molto influenzato da eventi internazionali come la disponibilità di gas, la domanda invernale e la geopolitica.
Volatilità: Il gas è tradizionalmente più volatile rispetto all'elettricità, a causa delle influenze internazionali, della stagionalità (d'inverno c'è maggiore domanda di gas per il riscaldamento) e dei contratti di fornitura a lungo termine.
Oltre agli indici principali come il PUN per l'energia elettrica e il TTF o PSV per il gas, esistono anche altri indici che vengono utilizzati da diversi operatori nel mercato energetico per stabilire il prezzo della materia prima. Vediamo cosa rappresentano questi indici aggiuntivi, come Pfor, PSbil, e PE.
1. Pfor (Prezzo di riferimento del mercato per la componente energia)
E’ il Prezzo a copertura dei costi di approvvigionamento del gas naturale cioè il prezzo di riferimento di acquisto del gas del mercato tutelato in Italia. Si basa sulla media trimestrale del prezzo del gas nei mercati all’ingrosso che viene fissato da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Viene stabilito all’inizio di ogni trimestre per i 3 mesi successivi. Spesso è successo che nel lasso di tempo dei 3 mesi il prezzo del gas diminuisse, ma chi aveva applicato questo indice era vincolato per l’intero dei 3 mesi al prezzo maggiore definito antecedentemente.
Perché viene utilizzato: Il Pfor è importante per i fornitori di energia perché aiuta a determinare il prezzo di vendita al consumatore finale, ed è influenzato dall'andamento dei prezzi sul mercato all’ingrosso.
2. PSbil (Prezzo di bilanciamento)
Il PSBIL rappresenta il prezzo di sbilanciamento pagato quotidianamente nel mercato del gas, ed equivale alla media aritmetica giornaliera assunta nel mese di riferimento dal prezzo di sbilanciamento. L’indice PSBIL è espresso in euro/MWh e convertito in cent/Smc attraverso un coefficiente stabilito in conformità all'articolo 5 dell'Allegato A alla deliberazione 312/2016/R/gas.
Nel dettaglio, il PSBIL coincide con il valore massimo tra il System Average Price, incrementato del valore SA (Small Adjustment) specificato nel paragrafo 5.1, lettera a, del TIB (Testo integrato Bilanciamento), e il TSOPB, che rappresenta il prezzo più elevato degli acquisti conclusi dal responsabile del bilanciamento per la giornata del gas. Viene utilizzato anche nel mercato elettrico.
Perché viene utilizzato:
Il PSbil viene utilizzato per compensare gli squilibri tra la domanda e l'offerta di energia che non sono stati previsti nei mercati precedenti. Può variare significativamente a seconda delle fluttuazioni di consumo e produzione che avvengono durante il giorno, e viene utilizzato per calcolare i costi di gestione di tali squilibri.
Utilizzo pratico: I fornitori di energia possono utilizzare l'indice PSbil per determinare i costi associati alla gestione degli squilibri energetici e quindi adattare le proprie tariffe per i consumatori.
3. PE (Prezzo Energia)
Il PE è un altro indice che rappresenta il Prezzo dell'Energia all'ingrosso. È utilizzato dai fornitori di energia per determinare il costo dell'energia elettrica e del gas che acquistano dai mercati all'ingrosso. Questo indice può essere aggiornato giornalmente o su base mensile, e riflette l'andamento dei prezzi sui mercati nazionali e internazionali dell'energia.
Perché viene utilizzato: Il PE è utile per determinare il costo della materia prima per l'elettricità e il gas. A seconda di come il prezzo dell'energia varia sul mercato, i fornitori possono rivedere le loro offerte per i consumatori. Può anche riflettere l'andamento del mercato energetico più ampio (ad esempio, i cambiamenti nelle fonti di energia rinnovabile o nei costi del gas).
Il PE e PUN non sono uguali, anche se entrambi sono utilizzati per determinare il costo dell'energia elettrica. Sono due indici diversi con scopi e significati differenti.
1. PUN (Prezzo Unico Nazionale):
Il PUN è l'indice che rappresenta il prezzo medio dell'energia elettrica scambiata sul mercato all'ingrosso in Italia. Questo prezzo è determinato in base agli scambi tra i produttori di energia e i consumatori sul Mercato del Giorno Prima (MGP), che è un mercato organizzato dove l'energia viene venduta e acquistata per il giorno successivo. Il PUN è calcolato come una media dei prezzi orari dell'energia scambiata sul mercato e rappresenta il prezzo di riferimento per il mercato elettrico italiano.
Caratteristiche principali:
Rappresenta il prezzo dell'energia elettrica a livello nazionale.
È calcolato giornalmente e può variare ogni ora.
È utilizzato per determinare i costi dell'energia elettrica che i fornitori acquistano per rivenderla ai consumatori.
2. PE (Prezzo Energia):
Il PE è un indice che rappresenta il prezzo dell'energia acquistata sui mercati all'ingrosso da un fornitore, e può essere usato come base per stabilire il costo della materia prima nelle offerte per il consumatore finale. Il PE è più generale rispetto al PUN, in quanto può essere legato non solo al Mercato del Giorno Prima (come il PUN), ma anche ad altre dinamiche di mercato, come i contratti bilaterali o il mercato di bilanciamento.
Caratteristiche principali:
Può essere determinato da una combinazione di vari indici di mercato (compreso il PUN, ma anche altri come il PSbil per il bilanciamento).
È utilizzato dai fornitori per determinare il costo della materia prima che acquistano per la loro offerta di energia ai consumatori.
Potrebbe essere più "flessibile" o specifico in base ai contratti che i fornitori stipulano.
Differenze principali tra PUN e PE:
PUN è specificamente legato al mercato all’ingrosso dell’energia elettrica in Italia e rappresenta il prezzo medio della materia prima nel Mercato del Giorno Prima.
PE è un termine più ampio che può riferirsi al prezzo dell'energia elettrica utilizzato dai fornitori per determinare le proprie offerte. Il PE può essere influenzato da vari fattori, incluso il PUN, ma anche da altre dinamiche di mercato, come il mercato di bilanciamento o accordi bilaterali.
In sintesi:
PUN è un indice di prezzo che riflette il costo dell'energia sul mercato all'ingrosso in Italia e viene aggiornato ogni ora.
PE è il prezzo energia che il fornitore paga per l’energia che acquista per i propri clienti, e può dipendere da vari indici di mercato, tra cui il PUN.
Bisogna fare attenzione perché oggi che il mercato di tutela è limitato solo ad alcune categorie di persone definite vulnerabili socioeconomici le offerte del mercato libero ha moltiplicato gli indici utilizzati per le offerte.
PED, PE e PD sono sigle che indicano diversi aspetti della stessa cosa: prezzo energia e dispacciamento. Si tratta della principale componente del prezzo finale di una bolletta per l'energia elettrica. Mentre PED sta, appunto, per Prezzo energia e dispacciamento, PE indica solo il Prezzo dell'energia e PD solo il Prezzo del dispacciamento.
Ecco una rapida sintesi del significato di queste sigle:
PE, ovvero Prezzo energia, corrisponde al prezzo per acquistare l'energia elettrica che si consuma. Se il proprio fornitore opera nel mercato libero è questo in genere il prezzo indicato nelle offerte commerciali. Se si ha un fornitore nel Servizio di Maggior Tutela, invece, questo prezzo è stabilito ogni trimestre da ARERA e non dipende quindi dalla volontà del fornitore;
PD, ovvero Prezzo dispacciamento, identifica il prezzo che si paga per far sì che l'energia arrivi a casa propria in modo costante, a prescindere dalle variazioni nella richiesta e nella capacità produttiva. Anche in questo caso, nel mercato tutelato il prezzo è stabilito dall'Autorità, mentre nel mercato libero può essere calcolato in modo diverso;
Il PED, dunque, è la somma finale dei due, ed è un parametro più comprensivo del costo dell'energia, che rende meglio l'idea di quanto si pagherà effettivamente al kWh. Inoltre, dovremo sempre aggiungere altre voci di costo, come le Spese per il trasporto e la gestione del contatore e gli Oneri di sistema.
Quando si valuta un'offerta presente nel mercato libero per l'energia elettrica, è bene considerare che il PE non sarà il prezzo finale che pagheremo per i nostri consumi, ma è solo una parte di esso, spesso neppure maggioritaria.
Comunque sia consiglio di scegliere offerte che siano chiare e facciano riferimento agli indici PUN per il mercato elettrico e PSV per il mercato del GAS, e di approfondire bene le questioni legati agli indici di riferimento.