Islam e musulmani: dal Corano al jihadismo

Dopo la presentazione da parte della Presidente del Rotary Marcellina Bertolinelli - che ha anche ringraziato Nicola Bianco Speroni per aver fatto da tramite per questo invito - il prof. Tottoli ha rammentato i suoi legami con la terra bresciana, rivedendo con piacere tra i presenti al meeting alcuni suoi ex compagni di scuola al liceo di Salò.

Il prof. Roberto Tottoli dal 1 novembre scorso è Magnifico Rettore dell'Università di Napoli "l'Orientale", eletto a grande maggioranza. Nato a Gavardo si Laurea in Lingue e Letterature Orientali a Venezia Ca' Foscari (1988) e fa il Dottorato di ricerca a Napoli L’Orientale (1996). Ha studiato alla Hebrew University di Gerusalemme sotto la direzione di M.J. Kister (1993-94), e quindi insegnato a Torino (1999-2002) e a Napoli L’Orientale dal 2002, dove è professore ordinario di Islamistica dal 2011. È stato Visiting Researcher/Professor alla Princeton University (2014), Harvard (2015), EHESS di Parigi (2016), Institute for Advanced Study di Tokyo (2018), University of Pennsylvania (2019) e membro dell’Institute for Advanced Study di Princeton nel 2016-17.

Non tutti sanno - ha ricordato Tottoli - che il primo testo stampato del Corano (anno 1537/38) fu per mano di Alessandro Paganino di Cigole con stamperia a Venezia ma che lavorò certamente anche a Toscolano poichè tutte le sue opere sono fatte con carta proveniente da questa località e - per inciso come potrete vedere nel filmato di Bottega Cini mandatoci in questi giorni da Giovanni Alliata - tuttora prodotta e venduta a Venezia appunto nell'ambito del progetto per la salvaguardia delle produzioni artigianali di eccellenza da Bottega Cini. Qualche anno fa peraltro il Comune di Toscolano ha promosso la realizzazione di un Museo della Carta che vanta anche l'esposizione di buona parte della produzione di Paganino concessa in comodato dall'amico Pietro Lorenzotti, collezionista, socio del Rotary Brescia e tra i fondatori della nuova Fellowship del Rotary dedicata al libri antichi. Una occasione ancora più appetitosa per seguire le tracce di questo Corano che si credeva perduto.

Il prof. Tottoli è riuscito in poco tempo ad offrire una panoramica a volo d'uccello sulle origini dell'islam e sulle sue diverse evoluzioni in differenti contesti sociali e geografici che hanno portato all'attuale situazione estremamente varia e "liquida" dove mancano autorità riconosciute da tutti i fedeli e dove è molto facile veder nascere ogni giorno nuovi "leader". L'evoluzione dell'economia mondiale ha poi condotto ad una diffusione rapida e senza precedenti dei mussulmani al di fuori dei territori di origine con il palesarsi di situazioni spesso di difficile gestione proprio perchè calate in contesti culturali e sociali profondamente diversi.

Difficile poter definire in modo univoco e sintetico cosa sia l'ISLAM; sarebbe come voler definire il Cristianesimo e tutte le sue molteplici forme; le sue colonne fondanti sono comunque certamente il Corano e la Vita del Profeta Maometto. Il Corano, per i sunniti, che rappresentano circa il 90% del mondo arabo è "parola incarnata di Dio", preesistente alla sua trasposizione su carta, e perfetta; ciò pone, evidentemente, complessi problemi circa l'interpretazione del Corano e limita fortemente i margini interpretativi e di adeguamento del testo e del suo portato normativo al mutamento dei contesti storico-sociali. Laddove, poi, il Corano non dice, ci si rifà alla Vita del Profeta.  Questa è fondamentale sopratutto per la tradizone 'Salafita', che è la più conservatice ed estrema dell'islam, la cui considerevole espansione dell'ultimo periodo sta creando i maggiori problemi ad una diffusione pacifica, in un'ottica di integrazione  e convivenza tra diverse religioni; l'Islam Salafita si sta espandendo, togliendo spazio alle varie letture e identità locali, per sostituire una visione unitaria e valida per tutto l'Islam.

Tra l'altro, poi, il Relatore ha evidenziato come la forte commistione tra mondo religioso e mondo politico, che per il nostro mondo occidentale pare assai anacronistica e contrastante con principi dello stato laico, deriva proprio dalla Vita di Maometto; questo negli ultimi anni della propria vita ha ricoperto sia la carica di massimo capo religioso, sia quella di leader politico e Califfo. L'unione di tale duplice ruolo in un'unica persona è resistitita per motissimi anni fino alla fase di riassorbimento territoriale dell'espansione islamica e dello sgretolamento del gande impero arabo; situazione che ha portato anche alla modifica delle strutture organizzative e amministrative. E' rimasta, però, forte l'idea che la comunità mussulmana debba essere guidata da un mussulamano.

Moltissime le domande e molte altre ce ne sarebbero state avendo avuto il tempo: sulle differenze tra sunniti e sciiti, sul ruolo della donna nel Corano, sulla frammistione tra politica e religione nel mondo mussulmano, sugli errori dell'Europa nell'integrazione dei mussulmani, sulla violenza nel Corano e sull'influenza dell'economia mondiale nei rapporti con i diversi Paesi mussulmani, sull'arte nell'islam.

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