Sbandate folli in mezzo a Odolo
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Han fatto tutto da soli, arrivando lungo la via Carli dalla parte di Casa d'Odolo, tutti di traverso con la vecchia Fiat Punto.
Chi li ha visti ha raccontato che prima hanno rischiato di entrare nel piazzale dove una volta c'era un distributore di benzina, poi hanno puntato dritti verso l'apertura che fra due pilastri porta fin dentro il Cantuccio.
Solo all'ultimo momento l'utilitaria avrebbe avuto un nuovo scarto arrivando di piatto contro uno dei pilastri e finendo la sua corsa sul marciapiede una quindicina di metri dopo, non prima di aver fatto saltare uno ad uno una manciata di paletti in ghisa, di quelli legati con la catena a protezione dei pedoni.
In quel momento Andus aveva appena attraversato la strada, l'amico che lo aveva salutato gli aveva girato le spalle e stava rientrando al bar, due bimbe che giocavano proprio sul marciapiede "spazzato" via dall'auto impazzita erano appena state richiamate dai genitori e si sono ritrovate al sicuro, senza poterlo immaginare solo un attimo prima.
Ce n'è abbastanza per pensare che oggi, di lassù, se tutto è andato liscio, è perchè qualcuno ha dato una benevole sbirciata .
Non proprio così per i due occcupanti dell'auto: il 26 enne di Lavenone che era alla guida, finito in ospedale a Gavardo con tagli e contusioni da avercene per un bel pezzo; il coetaneo che sembrava conciato anche peggio, ma che ha preferito darsi alla fuga (c'è chi assicura di averlo riconosciuto per un giovane di origine marocchina che abiterebbe a Preseglie).
Il resto è lavoro da parte dei Vigili del Fuoco, intervenuti da Salò per mettere in sicurezza l'auto e la strada, da parte dei Carabinieri giunti sul posto da Vobarno per vederci chiaro e rilevare l'incidente.
Il resto è anche il sollievo, da parte dei molti presenti, per lo scampato pericolo.
Si vede che in quel momento, per nessuno di loro, l'orologio del Destino era pronto a fermarsi.
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