Leggere il libro di Pino Greco intitolato “+ Alberi – Terroni” è stata un’esperienza particolare che ci ha fatto vivere un doppio incontro: quello con l’autore, di origine abruzzese, e quello con noi stessi
l'appartenenza..Pino ci racconta come l'amore (sempre quello hè?) ci permetta di provare questo sentimento di appartenenza ad un luogo (anche e sopratutto) se non ci ha dato i natali. credo che certe persone, sensibili e grandi come il signor Greco,possano sentire questo, in qualunque luogo la vita li "catapulti" perchè possiedono, l'amore ,il rispetto, non solo per "un mondo" ma,per" il mondo" .due sentimenti che ,spesso, scarseggiano negli autoctoni"! autoctoni che ,con la potenza delle devastanti parole-pietre ,hanno infranto questa sensazione di vitale importanza. come dice Pino:un'appartenenza riconosciuta e inclusa.Radicata.fino all'irrompere beffardo del Dio Po e della padania. tranquilli! Pino è un vero signore! ha lasciato solo questa scarna frase ,per descrivere l'immensa sofferenza causata dall'odio. ma ci lascia tante parole d'amore che,consiglio di leggere non solo a tutti ma, a in particolare ,ai "portatori insani" di quell'odio
Che a "differenza" loro, lei si identifica a questi "portatori insanì".
eterni. c'è anche un odio sano sà?dipende da come lo usiamo-controlliamo.ma il mio,preferisco chiamarlo:impegno e indignazione.e poi che vuol dire?proprio perchè ,certi sentimenti li proviamo tutti,tutti siamo chiamati a capirli ed elaborarli."subliamarli,trasformali,neutralizzando la loro azione nefasta.esercicio che non fa,chi non pensa,al male che potrebbe causare agli altri.saluti.
loro odiano lei, ma lei ama loro, conviene che sono nella ragione.Altrimenti perché rimproverarli del loro odio? rimproverarli del loro odio è odio. Odio significa di due che si odiano non condividere dell'altro ciò che l'altro è, significa respingere l'altro appunto, respingerlo a tal punto da annullarlo o annullarne le idee (in maniera più tenue), ma se lei non condivide l'altro allora odia, altrimenti lo ama, amore invece significa di due che si amano condividere dell'altro ciò che l'altro è, significa convenire all'altro appunto, convenirne a tal punto da identificarsene .E' proprio sicura che non vede fantasmi anche dove non ci sono ? tutti gli insegnanti di Amore sono insegnati di Violenza. Perchè vogliono che l'altro divenga altro da sé.
che ho cucinato con le mie manine sante..ihih dai .abbi pazienza ..e chi t'ha detto che li amo o li odio? ho trovato una frase che esprime ,il concetto che sempre ,maldestramente ,cerco di portare qui: si può tollerare il tollerabile ma,nessuna cultura libertaria può spingersi a tollerare ,l'intollerabile. ..caffè? ne ho giusto versato una tazza..
alberi -leghisti ? piace di più ? sempre socraticamente parlando Sonia, buon caffé, ne sto bevendo uno anch'io...
si può tollerare il tollerabile ma nessuna cultura libertaria può spingersi a rinunciare all'intransigenza verso l'intollerabile. come la libertà,anche la tolleranza ha un limite...è questo che molte persone confondono anche per i loro scopi. ribadire un presunto diritto di "dire" l'intollerabile. da tutti i punti di vista!
ciao1 ha dimenticavo!ho saputo da armando che il suo figliolo ,nella pagella,ha una media " che va dai 8 ai 10. 9 in italiano.sarà meglio che vado a farmi dare ripetizioni di ortografia e tutto il resto..ihi
Ottimo libro. Esprime sentimenti positivi di rispetto verso tutti .Il radicamento al proprio territorio un sentimento naturale ,profondamente rispettato. Le contraddizioni territoriali un elemento di confronto e buono per una costruzione di un futuro condivisibile. Io voglio cogliere solo questi elementi,mi bastano,il resto lo lascio a Sonia C, che per il mio modo di intendere è troppo avanti anzi, Fuori.
L'odio chi lo rileva lo porta dentro di sè. naturalmente negare è istintivamente naturale,per i portatori di bene per grazia ricevuta.
e parla mè di negazione.. tu dovresti cogliere anche il resto.quello che vi riguarda. quello che porta a scoprire i concetti mostruosi dentro certe frasi brevi, ma potenti.ma la negazione ,ahi ragione, non lo consente.peccato!
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ID41686 - 14/02/2014 21:02:20 - (Dru) - Pino Greco
Si legge nella sua Bussi Officine, scoperta industriale di un mondo irripetibile e originale quale è il 1984 di Orwell, un luogo incantato nelle vicende quotidiane con una socialità impossibile da artefarre, dove al semplice e genuino spirito abruzzese si sostituisce il colletto bianco e inamidato dell'impiegato nel chimico, come una cometa che passa.Pino è Valsabbino per necessità, si integra ma è spettatore, si maschera ma non sa parlare il dialetto, si mescola e fa festa fin la mattina ma non è né Balarì né Mascher, non è melanconia.