Stava andando al lavoro

Erano sul terrazzo a godersi un po’di fresco, ieri mattina intorno alle 7, nella villetta al civico tre di via Brigata Valchiese, periferia di Sopraponte di Gavardo.
Hanno sentito quella moto “sfollare”, come un urlo lancinante, poi il rumore di ferraglia, il rimbalzo contro il guard-rail... il silenzio. Probabilmente in quell’istante per Giulio Scalfi, 39 anni, di Muscoline, già non c’era più nulla da fare.

Immediata la richiesta di soccorso e sul posto sono arrivati in breve l’equipaggio dell’auto medicalizzata e quello dell’ambulanza dei Volontari del Garda.
Hanno provato a lungo a rianimarlo, tutto però è risultato vano.

L’esatta dinamica dell’incidente è al vaglio degli agenti della Locale della Valle Sabbia, giunti sul posto con più pattuglie per i rilievi.
Ad ogni modo in quel punto la Provinciale numero 57, che si lascia alle spalle Gavardo per salire prima a Vallio Terme e poi fino alla sommità del Colle di Sant’Eusebio, disegna un’ampia e veloce curva a sinistra.

Giulio era un motociclista esperto, conosceva bene quella strada, di sicuro non ha sbagliato la traiettoria.
L’ipotesi più probabile è che stava snocciolando in piega una dopo l’altra le marce della sua Ducati 848 e che qualche cosa non ha funzionato a dovere.

Si è ritrovato in folle. A quel punto potrebbe aver pestato sulla leva per recuperare trazione, magari inserendo senza saperlo una marcia troppo corta. Questo potrebbe spiegare sia la sfollata sia perdita di controllo e caduta.

Poi ci si è messa la sfortuna: mentre la moto arrivava contro il guard-rail e rimbalzava in mezzo alla strada, lui alla lama d’acciaio ci è finito sotto e a poco sono serviti i pochi “collarini” che dovrebbero smorzare l’impatto contro i sostegni, rimbalzati uno per parte. L’urto lo ha ucciso.

Giulio Scalfi era un bancario, lavorava alla Cassa Rurale Adamello Giudicarie Valsabbia Paganella.
«Era uno dei migliori - ci dicono dalla direzione dove sono rimasti attoniti alla notizia -. L’avevamo da poco assegnato alla filiale di Vobarno perché quella è una piazza per noi importante nella bassa Valle, ma capitava che si spostasse anche nelle altre sedi, quando c’era bisogno di lui». 

«Non ho parole e ho il cuore stretto da un angoscia che non riesco ad esprimere. Siamo vicini a lui, ai suoi cari e ai colleghi più vicini» le parole pronunciate dal direttore Marco Mariotti.

Partito da casa a Muscoline, in largo anticipo sull’orario di apertura dello sportello vobarnese, Giulio deve aver pensato di dare sfogo alla sua passione facendo il giro lungo che porta sulle “Coste”.
Lo faceva spesso d’estate e si era infilato la tuta in pelle, perché il vestiario da bancario lo teneva in ufficio.
Sono stati i colleghi i primi che, non vedendolo arrivare, hanno capito che doveva essergli successo qualche cosa, ancora prima che arrivasse la tragica notizia.

Giulio Scalfi era molto conosciuto in zona e anche nel resto della valle Sabbia, dove ne apprezzavano la cordialità, la simpatia e la generosa disponibilità.
Da qualche tempo viveva con la sua compagna, Alessandra Bertoli, assistente sociale.

«Questa tragica notizia è stata un duro colpo per l’intera comunità di Muscoline – ci ha detto il sindaco Giovanni Benedetti -. Qui tutti lo conoscevano e conoscono la sua bella e benvoluta famiglia».
Giulio lascia la mamma Emilia, il papà Carlo, la sorella Elena.

Sono già stati fissati anche i funerali, che avranno luogo sabato 21 alle 10 nella chiesa di Muscoline, partendo dalla Casa Funeraria “Domus Aurora” di Gavardo, dove è stata allestita la camera ardente e dove già ieri tantissimi amici gli hanno voluto far visita, circondando di affetto la famiglia distrutta dal dolore.