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domenica, 9 ottobre 2011 Aggiornato alle 09:00Bilanci

Rifugio Paradiso, una stagione coi fiocchi

di Cesare Fumana
Presenze oltre ogni più rosea aspettativa al rifugio delle Penne nere di Casto, grazie ai tanti turisti che hanno frequentato il Parco delle Fucine.

Sta per giungere al termine la stagione del rifugio Paradiso degli alpini di Casto, aperto nelle domeniche e nei festivi dall’inizio di aprile e che chiuderà i battenti il prossimo 30 ottobre.

«Abbiamo avuto una presenza oltre ogni più rosea aspettativa – riferisce il capogruppo Roberto Rossetti – con una presenza media di 100 persone a pranzo, con picchi anche di 200 e oltre in occasione della nostra festa annuale di fine giugno o quando si prepara lo spiedo».
Il menù “all’alpina” offre altrimenti pastasciutta, grigliata, contorno, dolce e caffè, a un prezzo conveniente.

Il rifugio si trova in località Regazzina, all’interno del parco delle Fucine che si estende nella valle di Alone. Una zona di grande pregio ambientale, dove l’acqua nei millenni ha scavato dei canyon resi fruibili con delle ferrate e sono diventati negli ultimi anni una grande attrazione turistica. Completano le attrazioni le zip line (che consentono di “volare” appesi a un cavo), le pareti attrezzate per l’arrampicata nonché una serie di sentieri per escursioni di tutti i tipi.
Anche il rifugio degli alpini è raggiungibile tramite un sentiero, con un’ora di cammino.

Nei giorni festivi, nell’arco della primavera e dell’estate, il Parco è stato frequentato dal circa 400/500 persone.
«Quest’anno c’è stato un incremento notevole delle presenze nel parco – prosegue Rossetti – abbiamo avuto anche tanta gente da fuori provincia, da Parma, Lecco, Milano. Tanti quelli che trascorrono la domenica fra escursioni e picnic, molti sono giunti anche al nostro rifugio per il pranzo».
«Devo ringraziare i tanti volontari, alpini e amici, che si sono avvicendati nel servizio al rifugio: senza il loro prezioso contributo non riusciremmo a servire il pasto a così tante persone».

Com’è nello spirito degli alpini, il ricavato viene utilizzato per la manutenzione del rifugio e per la beneficenza. «Quest’anno abbiamo contribuito alla sistemazione del monumento ai Caduti di Alone, e a fine anno destineremo come sempre altri fondi a enti e associazioni del paese».
Per il prossimo anno c’è in programma la costruzione di un bivacco dietro il rifugio, che possa ospitare una quindicina di persone, per consentire magari ai più lontani di trascorrere un intero fine settimana al Parco delle Fucine.


 

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