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domenica, 19 agosto 2007 Aggiornato alle 00:00Genetliaco dell'imperatore a Capovalle

Cecco Beppe incontra Sissi, non il sindaco

di Ubaldo Vallini
Strascichi polemici per rievocazione storica a Capovalle, dove un Cecco Beppe a cavallo, nel giorno del suo 167esimo compleanno, ha incontrato la principessa Sissi.
Al fine di evitare le incomprensioni ed i malintesi che si sono verificati in passato e ritenendo di dar voce alla maggior parte della popolazione di Capovalle, con la presente, il gruppo di maggioranza consiliare comunica che non appoggia e non condivide i festeggiamenti relativi al Gentliaco di Francesco Giuseppe che si svolgeranno nel nostro comune. Nulla da obiettare invece sull’aspetto folcloristico e di intrattenimento legato all’incontro tra la Principessa Sissi e il suo amato”.

Che succede? Capovalle festeggia l’antica ricorrenza, per la verità con pochissimi capovallesi, ed il sindaco Osvaldo Graziotti non c’è? Affida il suo pensiero ad un volantino affisso nei bar?
A quanto pare, a 167 anni dalla nascita avvenuta proprio il 18 di agosto, Cecco Beppe è ancora in grado di far male dalle queste parti, terra di confine fino alla prima guerra mondiale.

Eppure era solo l’anno scorso quando il sindaco Osvaldo Graziotti ed il collega di Provaglio Valsabbia Ermano Pasini, presdiente della Comunità montana valsabbina, passavano in rassegna il plotone degli Shutzen, fascia tricolore fra la spalla ed il fianco, e nella stessa manifestazione, organizzata dalle stesse persone.
Che è successo?

Nella polemica non vuol cadere nessuno.
Non il sindaco che non vuole aggiungere una sillaba a quanto affidato ai muri e firmato dall’intera maggioranza consiliare, e che si limita ad aggiungere: “con Carretta non erano questi i patti”.
Nemmeno chi invece alla manifestazione organizzata fra gli altri da Flavio Carretta, che a Capovalle è in minoranza, ha invece partecipato sentendosi a suo agio.

L’assessore provinciale Valerio Prignachi, nonché vicesindaco di Treviso Bresciano e consigliere d’Europa, per esempio, che arriva ad auspicare che la manifestazione possa essere replicata anche nei paesi vicini, perchè “è recupero della storia e dell’identità di questi luoghi”, perchè “ci dona il senso dell’unione”, perchè “in fin dei conti gli Shutzen rappresentano l’autonomia delle Alpi”.
Unico sindaco a rappresentare il territorio “di confine” quello di Magasa Ermes Venturini, senza fascia tricolore, dispiaciuto per l’assenza dei “padroni di casa”, in senso amministrativo s’intende.

Ad abbozzare la vena polemica è il consigliere provinciale Giulio Arrighini: “Si tratta di celebrare la pacificazione storica in una terra di confine che divideva le famiglie – ci dice -. Tanto più che degli austriaci da queste parti abbiamo un buon ricordo, non fosse altro che per la buona amministrazione di cui erano capaci”.
Poi affonda: “Noi insomma non vediamo l’Austria come un nemico, men che meno oggi che il riferimento è l’Unione europea. Per farlo bisogna possedere un’interpretazione ottocentesca della realtà”.

Il rinnovato incontro a cavallo fra Cecco Beppe e la sua Sissi, ad ogni modo, è stato un successo.
Nella parte della coppia regale una coppia vera di Castiglione delle Stiviere, vacanzieri da anni a Capovalle, Susi e Giordano.
Un evento ricordato con la polenta carbonera che per l’occasione è diventata “tirolese” e con i brindisi a base di “Sississimo”, ottimo bollicine della Franciacorta con un nome coniato per l’occasione.

 

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