Conoscere per testimoniare
Per iniziativa del Comitato per la Pace di Vobarno, il dialogo tra una madre palestinese e una madre israeliana questo venerdì in biblioteca
«Il principio fondamentale è che di pace, nonostante il quadro internazionale non sembri aprirsi alla speranza, bisogna continuare a parlare. Certo: verrebbe da dire che servono i fatti e non le parole; ma parlare e discutere di pace, non girarsi dall’altra parte o far finta di nulla, è importante e decisivo se si vuole che una qualche speranza torni a fiorire»: questo è quel che pensa il Comitato per la Pace di Vobarno, con le circa venti associazioni e i cittadini che ne fanno parte, che torna in questi giorni a far sentire la sua voce.
Venerdì 14 febbraio, alle ore 20.30, presso l’auditorium della Biblioteca comunale, Aurora Sorsoli e Oriella Savoldi presenteranno alla Comunità vobarnese l’esperienza che DONNE IN CAMMINO PER LA PACE ha realizzato nell’ottobre scorso.
Andiamo con ordine: il 3 ottobre 2024, Laila Al Shekh e Robi Damelin, madre palestinese la prima, israeliana la seconda, attiviste di PARENTS CIRCLE-FAMILIES FORUM, hanno incontrato la cittadinanza bresciana, testimoniando le loro vicende.
Parents Circle è una organizzazione congiunta israelo-palestinese che lavora per costruire la pace e sostenere un processo di riconciliazione, partendo appunto dal presupposto che la riconciliazione è prerequisito per costruire una pace duratura. Parents Circle riunisce oltre 600 famiglie che hanno perso un familiare stretto a causa del conflitto tra Israele e Palestina.
L’organizzazione è impegnata in attività di contrasto ai discorsi d’odio, soprattutto nell’ambito educativo, e promuove dialogo, tolleranza e rispetto della dignità di tutte le vite testimoniando questi valori in incontri pubblici o attraverso i media.
Cuore della serata sarà dunque la visione di parte del filmato che racconta di questa straordinaria esperienza di incontro e di testimonianza.
«Purtroppo, sono i giorni del Festival di Sanremo – ci dice un rappresentante del Comitato – abbiamo chiesto agli organizzatori del Festival di rinviare la serata canora del venerdì… ma non è stato possibile! A parte le battute, crediamo che continuare a parlare di pace sia importante. Ci sarebbe piaciuto avere con noi di persona le rappresentanti di Parents Circle, ma è un’ipotesi che, almeno per ora, va oltre le nostre capacità organizzative. Ma non disperiamo che in futuro possa accadere».