Doccia in galleria
Strada nuova, progetti obsoleti, e costruzione deficitaria.
La Variante alla 237 del Caffaro, così come le strutture della 45bis che poi la infilano nello svincolo della "Fibbia" in direzione dell'Alto o del Basso Garda, continuano a riservare sorprese.
Improvvisate per nulla gradite agli utenti della strada.
A parte gli orari di chiusura dovuti a continue e frequenti manutenzioni "straordinarie", annunciate per le sole ore notturne e invece operative anche di giorno, e anche in orari di punta.
Discrepanze temporali che hanno causato non pochi problemi agli automobilisti e camionisti in transito.
A parte questo, dicevamo, ovvero l'Anas che senza far sapere nulla disattende i programmi di centinaia di utenti, ecco che di nuovo nel pomeriggio di giovedì è accaduto un guaio all'interno della galleria Carpeneda, fra lo svincolo di Pompegnino e quello, appunto di Carpeneda a nord di Vobarno.
Il solito camion, questa volta un telonato a giudicare dai resti rinvenuti in prossimità dell'impatto, si è portato via un altro pezzo di impianto antincendio. Probabilmente accorgendosene solo una volta arrivato a destinazione.
Noi l'abbiamo scritto ormai decine di volte: i camion che passano di lì e soprattutto i loro rimorchi, oscillando finiscono per urtarlo, il grosso tubo di quell'impianto.
Se fosse stato fissato un paio di metri più su o un metro più giù, non accadrebbe nulla.
E se ne sono accorti tutti quanti, meno che i tecnici di Anas.
Il risultato è che anche ieri una cascata d'acqua ha finito con l'invadere completamente la carreggiata di chi scendeva la valle, con grave rischio per tutti quanti, fino a quando gli operati del servizio di manutenzione strade non hanno chiuso e svuotato l'impianto.
Speriamo che questa volta il rimedio possa essere diverso dal solito palliativo.
.in foto: la cascata d'acqua in galleria; operai al lavoro per limitare i danni.