“Mapperò”: la rivoluzione smart della viabilità in Valle Sabbia
Presentato il nuovo progetto firmato da Secoval, Sae e lobo: intelligenza artificiale, sensoristica e sinergie pubbliche per mappare e prevenire il degrado stradale
Un’innovazione al servizio della sicurezza e dell’efficienza.
Si chiama “Mapperò” il progetto lanciato da Secoval e Sae Valsabbia, società pubbliche partecipate dalla Comunità Montana di Valle Sabbia, con il supporto della rete lobo, presentato ufficialmente nella sede di BusiGroup a Rezzato.
L’obiettivo è ambizioso: mappare in modo automatico lo stato delle strade della Valle Sabbia, rilevando con precisione buche, crepe e ammaloramenti grazie a sensori e algoritmi di intelligenza artificiale.
Un vero e proprio “check-up” continuo del manto stradale, destinato a cambiare il paradigma della manutenzione urbana.
Come funziona? Attraverso i veicoli di raccolta rifiuti di Sae – geolocalizzati e già attivi quotidianamente in 28 comuni – verranno registrati dati dalle "scatole nere", immagini e video.
Il software sviluppato da lobo, rete che unisce sei aziende bresciane ad alta innovazione, analizzerà i dati grazie alla computer vision, evidenziando le anomalie.
A completare il sistema: dashboard GIS per la visualizzazione, modelli predittivi per stimare l’evoluzione del degrado, e valutazioni costi/benefici curate da Centro Padane Engineering.
«Con Mapperò vogliamo usare la tecnologia per ottimizzare risorse e tempi, offrendo ai Comuni strumenti concreti per agire in modo tempestivo e mirato», ha spiegato Luca Belli, responsabile della transizione digitale per Secoval. «Non è solo un progetto tecnico, ma una rete di collaborazione territoriale, che coinvolge enti, cittadini e professionisti», ha aggiunto Simone Ronchi, direttore di Sae.
Oltre ai mezzi per la raccolta rifiuti, anche Polizia Locale, cantonieri e altri veicoli comunali potranno contribuire all’acquisizione dei dati, aumentando l’efficacia del monitoraggio. “Mapperò” non si limita a segnalare: potrà valutare la qualità degli interventi di ripristino, offrendo ai Comuni un quadro aggiornato per pianificare gli investimenti stradali.
I Comuni di Paitone e Gavardo saranno i primi a sperimentare l’iniziativa, ma l’obiettivo è estenderla ai 32 enti aderenti a Secoval, coprendo oltre 2.000 chilometri di viabilità e servendo un bacino di 170.000 abitanti.
Sostenibilità, innovazione e cooperazione pubblica sono le parole chiave di questo nuovo capitolo per la Valle Sabbia. Un progetto che guarda lontano, con l’idea che prevenire sia meglio che rattoppare.
A guardare lo stato delle nostre strade in questi ultimi anni sembra che ce ne sia davvero bisogno.