l'elmo di Scipio
L’affascinante cornice della Rocca d’Anfo ospiterà lo spettacolo liberamente ispirato al crudo e originale romanzo di guerra riproposto nei mesi scorsi dall’associazione di promozione turistica anfese, in collaborazione con il gruppo culturale Il Chiese di Storo, in un’edizione curata da Giancarlo Melzani.
L’attore Alessandro Mor porterà in scena, con la regista di Alessandro Quattro, l’intensa e amara esperienza militare che Arturo Rossato visse durante la Prima Guerra Mondiale.
Lo scrittore vicentino ebbe la sorte di trascorrere buona parte della propria permanenza sotto le armi sul fronte del Caffaro e del basso Trentino.
Fra l’autunno del 1916 e l’inizio del ’17 Rossato fu uno dei tanti soldati italiani infreddoliti, baldanzosi o impauriti che si aggirarono nella Valle del Chiese fra le linee fortificate che separavano l’alta Valle Sabbia dal confine austro-ungarico.
Ben presto rimase disorientato dal caos della guerra, dalle diserzioni dei commilitoni e dalle repressioni cui erano sottoposti i giovani in armi.
La rappresentazione in programma sabato, alle ore 21:00, vuole portare in scena l’angoscia e il tormento dell’autore che visse il fascino sentimentale della guerra, il dolore e la disperazione del conflitto.
La pubblicazione del romanzo, nell’inverno scorso, e ora la sua riduzione teatrale consentono di riscoprire la figura di Rossato – assicura il giornalista Giannetto Valzelli, autore di un saggio d’introduzione all’opera – poeta romantico e spirito ribelle, capace di prosa di vigore espressivo e grazia di vena poetica.