Un sentiero da recuperare

L’antica mulattiera che fino a un secolo fa portava da Nozza a Belprato è diventata un in seguito un sentiero ancora oggi utilizzato, ma necessiterebbe di una manutenzione per recuperarlo dal punto di vista escursionistico.

Il sentiero è ancora battuto per chi va in montagna, per una camminata, per andare a funghi, eccetera, ma meriterebbe una sistemazione per renderlo più fruibile.

Per secoli ha rappresentato il collegamento fra il fondovalle e Pertica Alta: lo spiega bene il prof. Giuseppe Biati, storico valsabbino, in un articolo che riportiamo a parte.

Ancora oggi è utilizzato da escursioni e biker; è tracciato e segnalato come sentiero Cai. Spesso ci passano anche le motocross, anche se per loro il transito è vietato, come indica l’apposito cartello posto all’inizio del sentiero, perché rovinano il fondo stradale.

Della necessità di un intervento di recupero si fa portavoce il vestonese Ennio Begliutti, sportivo e amante della montagna, che si rivolge agli enti che potrebbero intervenire, in particolare il Comune di Vestone e la Comunità montana.

Riguardo al recupero dei sentieri, ogni anno la Regione stanzia dei fondi. Anche nell’ultima sessione di bilancio è stato approvato un ordine del giorno della consigliera Claudia Carzeri per lo stanziamento di 2 milioni di euro per gli interventi di manutenzione dei percorsi escursionistici e della segnaletica.

Bisognerà quindi attendere i bandi, che di solito passano per la Comunità montana, perché si possa intervenire per il recupero anche di questo antico sentiero.