06 Marzo 2008, 00.00
Vobarno
«Il Graffio per Humana»

Stasera cortometraggi e i Joujoux d’Antan

di Alfredo Cadenelli

Far tappa a Vobarno questa sera la rassegna “Il Graffio per Humana”, che nella biblioteca comunale, alle 20.45, presenta due cortometraggi di giovani registi locali e un concerto acustico del gruppo Joujoux d’Antan.

I Joujoux d’Antan, dopo il fuoriprogramma di mercoledì sera all’Auditorium di Roé Volciano (causa una brutta influenza che ha costretto a letto di Cristian, voce, chitarra e mente degli annunciati Ectoplasma? Yes, I am), bisseranno con un concerto alla Biblioteca di Vobarno, questa sera giovedì 6 marzo, alle ore 20.45.

L’esibizione, questa volta in chiave acustica, è inserita nel contesto della rassegna “Il Graffio per Humana”, che si concluderà venerdì 7 marzo al cinema-teatro “La Rocca” di Sabbio Chiese con il concerto-tributo a Fabrizio De André degli Accordinsettima.

La serata comincerà con una breve presentazione dell’Associazione Culturale Il Graffio, del periodico omonimo da essa realizzato e dell’Associazione di Volontariato Internazionale “Humana – People to People”, cui verranno devolute tutte le offerte raccolte durante le quattro serate della rassegna.

Sarà gradito ospite dell’evento Noemi Albertini, ragazza vobarnese collaboratrice del Graffio e volontaria di Humana, attualmente impegnata in un tirocinio presso la sede centrale di Humana in Danimarca e presto in partenza per il Mozambico, dove curerà, sempre per l’associazione danese, corsi di formazione per insegnanti e progetti di informazione e prevenzione riguardo al virus dell’HIV.

Dopo la breve conferenza introduttiva, spazio all’arte: apriranno le danze due giovani registi valsabbini, Davide Franzoni e Davide Vanni, con la proiezione di due loro cortometraggi, “Improvvisazione n° 3” e “Porta Palatina 751”, differenti fra loro sotto molteplici aspetti, ma accomunati dall’attenzione per forme d’arte spontanee e decisamente non canoniche.

Davide Franzoni, video-maker originario di Soprazocco, dove vive e lavora, inizia la sua attività nel duemiladue, in una maniera abbastanza insolita: è infatti cameraman per sfilate di moda (peccato venga proiettato un video di tutt’altro genere!).

Attualmente spazia dalla creazione di spot pubblicitari, video aziendali ed istituzionali, format televisivi… all’ideazione e realizzazione di documentari e videoclip per gruppi musicali (tra cui i bresciani Black Eyed Susan e Marydolls) in rotazione anche su MTV e All Music.

È possibile visionare parte delle sue produzioni, tra cui il curioso documento musicale “Improvvisazione n°3” che verrà proiettato durante la serata, sul sito www.davidefranzoni.com.

Davide Vanni, vobarnese da qualche tempo di stanza a Torino, collabora già con Il Graffio, nella doppia veste di regista e giornalista; lui stesso realizzò il video “Dentro il giardino”, presentato durante la serata legata alla seconda uscita del periodico.

“Dentro il giardino” è un cortometraggio senza grandi pretese, se non si considera tale il raccontare per immagini la variegata umanità che popola uno dei piccoli parchi al centro del paese di Vobarno, senza dare giudizi o, peggio, analizzare il tutto servendosi dell’arma del pre-giudizio..

I lavori di Davide, visionabili sulla pagina web www.myspace.com/dzan75, sono spesso legati alla ri-proposizione di forme d’arte, tradizioni, memorie… del nostro passato e del tempo presente, di cui siamo tutti, più o meno volontariamente, attori e spettatori al tempo stesso.

Tra i molti video, menzione d’onore per “Bellissimi” (il titolo non ha toni auto-celebrativi, è il nome del paese-location) che narra per immagini la tradizione, radicata in un paesino dell’entroterra ligure, di costruire mongolfiere in cartapesta e mortaretti artigianali, e “Porta Palatina 751”, che potrete vedere anche questa sera, documento di un’esposizione d’arte contemporanea che ha coinvolto un intero quartiere di Torino, commentata da un critico decisamente sui generis

Dopo le proiezioni, dalla settima arte si passa alla seconda, la musica: protagonisti i Joujoux d’Antan, ensemble composto da giovani musicisti provenienti dalla Valle (Vobarno, Gavardo, Prevalle) e dal Lago (Toscolano e Manerba), che propone brani sospesi fra levità e cupezza, melodie ariose e rarefatte che si colorano di sonorità insolite e dissonanti, anche grazie alle incursioni di uno strumento insolito (quantomeno per la musica cosiddetta “leggera”) com’è il trombone.

“Un incrocio improbabile tra Nino Rota e i King Crimson” ha scritto di loro una testata francese “che ricorda Sonic Youth e Kurt Weill”…citazionismo d’oltralpe!

Il pubblico rimane spesso allibito di fronte a pezzi che, da un giro d’accordi iniziale apparentemente orecchiabile e pop, si destrutturato progressivamente, sfociando spesso in guaiti elettrificati e clangore noise.

È parso apprezzare parecchio lo stile e l’originalità dei Joujoux d’Antan un certo Sean Ono Lennon (non è un caso di omonimia incrociata, è proprio figlio di quel John e quella Yoko!), che ha personalmente scelto il gruppo, conosciuto attraverso la pagina myspace (www.myspcae.com/joujouxdantan), come band d’apertura per la tranche europea del suo “Friendly Fire World Tour 2007”.

I cinque ragazzi, non senza problemi legati al non avere alcun contratto discografico e a defezioni dell’ultim’ora, è partito in camper seguendo Lennon e soci in giro per mezza Europa, esibendosi in teatri e club, tra cui La Cigale di Parigi e la Bush Hall di Londra, tappe obbligate per artisti di richiamo internazionale.

Lo stesso Sean, che a più riprese li ha definiti la sua “favourite band”, ha dettato alla voce con Marco su “Nel mio armadio”, brano di chiusura di molte esibizioni live, accompagnato alle tastiere da Yuka Honda e dai Joujoux tutti, visibilmente onorati e intimoriti al tempo stesso, quantomeno nella data del Rainbow Club di Milano, quando Sean divise con loro per la prima volta il paclco.

La collaborazione altolocata, insieme a tutti gli altri pezzi suonati durante a tournée, sono stati remixati da Marco Tagliola (già al banco di regia per Scisma, Afterhours, Marta Sui Tubi…ora impegnato come fonico di quel “geniaccio” di Vinicio Capossela) e verranno pubblicati in un cd in uscita alla fine di marzo per l’etichetta bresciana Kandinsky Records.

La presentazione del lavoro si terrà il 28 o 29 marzo a Brescia, presso la Latteria Molloy di via Berardo Maggi, con la band al completo: Marco Tonincelli all a voce e alla chitarra, Cristian Ruggeri alle sei corde elettrificate, Pietro Leali al trombone e piano elettrico, Stefano “Gerry” Giacomini alla batteria e Alfredo Cadenelli al basso, unico fra i cinque a non aver preso parte al tour europeo (alle quattro corde elettro-acustiche lo ha sostituito Vasco Fondra) e che, come i più attenti lettori avranno giù intuito, è l’autore di questo articolo.



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